Roma, capitale del degrado e delle marche da bollo, maxi multa a Briatore per i fiori ‘abusivi’
Cassonetti strapieni, occupazioni abusive, abusi ovunque ma il problema della Città Eterna amministrata da Gualtieri sono i fiori di plastica all’esterno della pizzeria di Flavio Briatore a via Veneto a Roma. Proprio così. L’ex-manager di Formula 1 rischia una multa salta dal Campidoglio perché i fiori artificiali posti all’ingresso del suo locale, il Crazy Pizza, sono “installazioni abusive”. Parole dell’assessore al Commercio del I Municipio capitolino (centro storico), Jacopo Scatà. Per Briatore sanzione e obbligo di rimozione. L’allestimento, spiega l’assessore, non sarebbe infatti conforme alle prescrizioni sugli edifici storici: “Abbiamo previsto nuovi controlli”.
Roma, Briatore multato per i fiori ‘abusivi’ davanti al suo locale
Viene da sorridere visto che ci troviamo a Roma e non in Svizzera. Invidia sociale? Bisogno di fare cassa sui ricconi mentre i veri abusi restano in piedi? Non risulta alle cronache altrettanta solerzia dell’amministrazione dem di Roma Capitale per casi ben più gravi di abusivismo e oltraggio al decoro urbano. Vengono in mente obbrobri modernisti su monumenti millenari e bivacchi in pieno centro storico. Per ora Briatore non parla e le cascate di fiori artificiali che ornano le tre vetrine con affaccio sulla strada della Dolce Vita sono ancora lì. Poi c’è chi ha tirato in ballo l’estetica. Teresa Valerio, presidente di Roma Glocal Net, intervistata da Repubblica ne fa un fatto di ‘cattivo gusto”, ma il gusto si sa è soggettivo e non multabile. Per Guillermo Mariotto invece: “I fiori dopo un po’ assumono un’aria cimiteriale per via dello smog”. Altro guaio della Capitale.
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