ATP Pechino, Alcaraz: “Ho cercato di mettere pressione a Khachanov”. Adesso ostacolo Medvedev in semifinale
Carlos Alcaraz supera l’ostacolo Khachanov 7-5 6-2 ai quarti di finale dell’ATP di Pechino e vola in semifinale. Una partita complicata nel primo set con il russo che l’ha portata al 12° game. Tuttavia, nella seconda frazione lo spagnolo ha affondato il colpo.
Alcaraz adesso dovrà affrontare Daniil Medvedev. I due prima d’ora si sono affrontati ben cinque volte e il 21enne è in vantaggio nelle sfide 4-1. Durante questa stagione, i due tennisti si sono affrontati due volte: la prima risale a marzo, nella finale a Indian Wells, dove Alcaraz ha avuto la meglio in due set.
La seconda occasione invece risale a Wimbledon, in particolar modo alle semifinali. Medvedev riuscì in quella circostanza a vincere il tie-break nel set di apertura. Tuttavia, Alcaraz – dopo 3 ore di gioco – si è aggiudicato il match, vincendo i tre set successivi. Quella partita è stata consacrativa per lo spagnolo che in finale riuscì a superare Novak Djokovic e a proclamarsi per la seconda volta consecutiva campione di Wimbledon.
La sfida tra Medvedev e Alcaraz non è una partita qualunque. Il vincitore potrebbe avere l’occasione di giocare con Sinner (qualora riuscisse a battere Bu) in finale. Ecco la domanda in conferenza stampa dello spagnolo dopo la vittoria con Khachanov.
D: Tornando al primo set, nel nono gioco, hai avuto il deuce che è andato a otto punti prima che Khachanov riuscisse a salire 5-4. Come sei riuscito a liberare la testa da quella battaglia e a metterti nella posizione di andare a vincere il set?
Alcaraz: “Cerco sempre di fare pressione quando servono per far capire al mio avversario che io ci sarò. Se vogliono vincere il gioco di servizio o battermi, devono accettare la battaglia e giocare un tennis davvero buono. In questo caso con Khachanov ho cercato di fare pressione in ogni punto, in ogni risposta, solo per provare se si sarebbe innervosito, se avrebbe perso un po’ di prime. Nel secondo set mi sono messo nella posizione di attaccare sempre. Ho avuto qualche possibilità di breakkare il suo servizio nel 4-4, ma non ce l’ho fatta. Per esempio, nel 5-4, ho potuto fare il break probabilmente perché sono sempre lì a dare qualche risposta, giocando buoni punti, sfruttando al meglio le occasioni che lui mi offre. Sono davvero felice di poterlo fare sempre“.