Una giornata celebra la gomma da masticare
Il 30 settembre si celebra il Chewing Gum Day, una giornata dedicata all’iconico confetto, una delle abitudini più amate dagli italiani. Secondo lo studio condotto da AstraRicerche per Perfetti Van Melle — l’azienda che per prima ha lanciato la produzione del chewing gum in Italia negli anni Cinquanta — l’89,4 per cento degli intervistati afferma di consumare gomma da masticare, con oltre il 23 per cento che la mastica tutti i giorni o quasi, anche più volte al giorno.
In media, un chewing gum viene consumato per oltre un quarto d’ora — 16,53 minuti per l’esattezza. Ma c’è una buona fetta di italiani (17,6%) che ama masticarlo anche più di 30 minuti. Dopotutto, masticare una gomma per la maggior parte dei consumatori rappresenta un momento di piacere (45,3%) e di relax (45,2%) e la scienza conferma come il consumo di un chewing gum abbia influssi positivi sulla percezione dello stress e dell’ansia.
Ma se la classica «cicca» è anche frequentemente consumata dopo i pasti, quando è impossibile lavarsi i denti, per ridurre il rischio di carie e placca, l’iconico confetto è anche custode di ricordi, dalle attese trepidanti per una notizia importante (18,1 per cento degli intervistati), passando per le notti trascorse sui libri (10,1%) fino al primo bacio (9,8%).
Non solo, a quasi 80 anni dal suo arrivo in Italia, il chewing gum è ancora strettamente collegato con il grande schermo. Il 52,4 per cento, quando si parla di gomma da masticare, pensa subito alle Pink Ladies di Grease, mentre il 40 per cento menziona Julia Roberts in Pretty Woman. Seguono Top Gun e La Fabbrica di Cioccolato, con il magico chewing gum che sostituisce un pasto completo (39,9%) e l’indimenticabile Jessica di Viaggi di Nozze con Carlo Verdone (39,3%).
Con una gamma sempre più ampia di formati e gusti, il classico confetto alla menta rimane però il gusto preferito per il 44,8 per cento degli italiani. Seguito dal bubble gum gusto frutta, amato dai più giovani (42 per cento degli intervistati nella fascia 25-34 anni).
La storia del chewing gum
La storia del chewing gum risale a migliaia di anni fa, quando le popolazioni antiche masticavano resine naturali di alberi. I Greci masticavano la resina del lentisco, mentre i Maya e gli Aztechi usavano una sostanza chiamata chicle, estratta dall'albero della Sapodilla. Questi materiali venivano masticati sia per igiene orale che per rinfrescare l’alito.
Il chewing gum moderno ha, però, origine nel XIX secolo, grazie all’invenzione di Thomas Adams, un fotografo e inventore di New York. Nel 1869, Adams stava sperimentando l'uso del chicle per produrre gomma artificiale, ma non ebbe successo. Un giorno, tuttavia, decise di masticarla e si rese conto che il sapore e la consistenza erano ideali per un prodotto alimentare. Così, iniziò a vendere il suo chewing gum semplice nel 1871, introducendo poi vari gusti, come la liquirizia.
Nel 1888, William Wrigley Jr. rivoluzionò ancora una volta l'industria distribuendo il suo chewing gum gratuitamente con prodotti come il sapone, utilizzando tecniche di marketing innovative. Questo portò alla popolarità di brand come Juicy Fruit e Spearmint, che diventarono fenomeni globali.
Con il tempo, il chicle venne sostituito da materiali sintetici più economici e stabili, mentre il chewing gum si arricchì di nuovi gusti e proprietà, come gomme a lunga durata e prodotti senza zucchero, fino a diventare un fenomeno di massa e una parte della cultura pop.
In Italia, come in molti altri Paesi, il chewing gum si diffuse nel secondo dopoguerra, grazie all'accettazione di stili e modelli di vita importati dagli Stati Uniti.
La storia del chewing gum in Italia fu strettamente legata a quella dell'azienda che per prima produsse questo prodotto: la Perfetti. A metà degli anni Cinquanta, i due fratelli Ambrogio ed Egidio Perfetti ebbero la grande intuizione che segnò il primo, decisivo salto di qualità per l'azienda: produrre e lanciare il chewing gum, un simbolo della cultura americana giunto in Italia pochi anni prima insieme ai soldati alleati.
Fu così che nacque Brooklyn, conosciuta da tutti come la «gomma del ponte», un'autentica icona culturale che, ancora oggi, continua a vivere.
I benefici del chewing gum
Quando si pensa al chewing gum, spesso lo si associa alla freschezza dell'alito e alla prevenzione delle carie. Tuttavia, i benefici della masticazione vanno ben oltre la salute orale, estendendosi a diversi aspetti del benessere fisico e mentale.
Ecco come masticare una semplice gomma da masticare può fare la differenza in vari ambiti della vita quotidiana.
Migliorare la concentrazione con la masticazione
Uno dei benefici meno conosciuti del chewing gum è il suo potenziale per aumentare l'attenzione e la concentrazione. Studi scientifici hanno dimostrato che la masticazione favorisca le performance cognitive, aiutando a mantenere alti livelli di attenzione e vigilanza. Questo sembra essere dovuto a un leggero aumento della frequenza cardiaca e a un maggiore flusso sanguigno verso il cervello, che stimola le aree legate alla concentrazione, come la corteccia prefrontale. In altre parole, masticare può rendere più produttivi, sia nello studio che al lavoro.
Alleato contro l'ansia universitaria
La masticazione del chewing gum non è solo un aiuto per la concentrazione, ma anche per la gestione dell'ansia, soprattutto quella legata allo studio e agli esami universitari. Il movimento ripetitivo della masticazione ha un effetto rilassante sul sistema nervoso, contribuendo a ridurre lo stress e a migliorare la serenità mentale. In situazioni di forte pressione, come quelle accademiche, questo effetto calmante può fare la differenza, permettendo di affrontare gli esami con maggiore tranquillità e sicurezza.
Il chewing gum post parto
Un beneficio sorprendente del chewing gum emerge anche nel contesto post-operatorio, in particolare dopo un parto cesareo. Studi clinici hanno dimostrato che masticare chewing gum accelera la ripresa della motilità intestinale, un fattore importante per il recupero post-cesareo. Le neomamme che hanno masticato chewing gum subito dopo l'operazione hanno sperimentato una riduzione del tempo necessario per espellere gas intestinali, con una diminuzione del 60 per cento dei casi di ostruzione post-operatoria e una degenza ospedaliera mediamente più breve di otto ore rispetto a chi non lo utilizzava. Questi benefici sono stati osservati anche in altre tipologie di interventi chirurgici, sottolineando il potenziale terapeutico della masticazione.
Supporto durante l'attività fisica
Anche nello sport il chewing gum può avere un impatto positivo. Masticare durante un'attività fisica leggera, come una camminata, può portare a percorrere distanze leggermente più lunghe e a bruciare fino al 5 per cento di energia in più. Questo piccolo ma significativo aumento del dispendio calorico può essere utile per chi cerca di massimizzare i benefici delle attività quotidiane.
Contrasto alla «cyber sickness»
Nel mondo del gaming, specialmente con l’uso di visori per la realtà virtuale, il chewing gum può alleviare un fastidioso effetto collaterale: la cyber sickness. Questa condizione, simile al mal d'auto, provoca nausea e disorientamento durante le esperienze immersive, ma masticare chewing gum senza zucchero può ridurre questi sintomi. Il sapore e l'azione della masticazione contribuiscono a calmare il sistema nervoso, rendendo l'esperienza di gioco più piacevole e meno stressante.