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Сентябрь
2024

Trieste, cimici da letto infestano la casa di un poliziotto del Coroneo

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Prurito, bolle, arrossamenti. Non è una banale allergia quella con cui sta facendo i conti un agente della Polizia penitenziaria del Coroneo, ma sono le punture delle cimici da letto. Come noto è una piaga annosa per il carcere di Trieste ed è più volte emersa in tutta la sua gravità, tanto da aver innescato (insieme ad altre motivazioni) la rivolta dei detenuti dello scorso luglio. Ma evidentemente il problema riguarda da vicino anche gli agenti che lavorano giorno e notte nella struttura.

L’agente alle prese con questo vero e proprio flagello è un trentenne che vive con la compagna in un appartamento del rione di Ponziana. Gli insetti si sono infilati nella sua divisa, mentre era al lavoro, e così li ha portati a casa sua, inconsapevolmente, con il risultato che ora ha la camera da letto completamente infestata: materasso e mobili. Il giovane deve buttare via tutto per debellare la presenza degli insetti.

E nel frattempo sia lui che la sua fidanzata, di qualche anno più giovane, sono stati costretti a cercare un’altra abitazione provvisoria per almeno un mese. Il tempo, cioè, per disinfestare l’appartamento.

Il problema si è palesato la scorsa settimana, tra giovedì e venerdì, dopo che l’agente aveva cominciato ad avvertire molto fastidio sulla pelle di braccia e gambe, come se fossero reazioni allergiche: prima solo delle «bollicine», che non lo avevano preoccupato, ma che poi sono sfociate in un prurito e arrossamenti più marcati e persistenti.

Anche la ragazza aveva avuto in precedenza sintomi simili, a cui si erano aggiunte delle escoriazioni, inizialmente attribuiti a un’orticaria conseguente a un raffreddore. Dopo un po’ la coppia, sospettando il peggio, ha controllato il materasso scoprendo una presenza diffusa dei parassiti, esattamente come nelle celle dei detenuti del Coroneo. Il trentenne si era portato le cimici dal posto di lavoro alla sua abitazione.

La situazione nell’appartamento era così seria che ora la coppia, oltre a procedere con la disinfestazione, è stata costretta a eliminare non solamente il materasso, ma tutti gli arredi della stanza da letto. Pure le cornici visto che quegli insetti con le loro larve potenzialmente possono annidarsi anche lì. Il parassita, infatti, può generarsi anche in oltre tre settimane: di qui la necessità, per i due, di cercare una sistemazione provvisoria per almeno un mese. Non è escluso che le cimici abbiano intaccato anche la cucina.

Da quanto risulta il poliziotto non è l’unico che si sia trovato in questa situazione (all’interno della casa circondariale di via Coroneo operano circa 150 persone, tra agenti di Polizia penitenziaria e addetti amministrativi), ma il caso del trentenne – vista la gravità – è già nelle mani di un legale, l’avvocato Achille D’Alessandro del Foro di Trieste.

«Il nesso causale dei danni subiti dal mio assistito è già stato acclarato – afferma l’avvocato – confidiamo serenamente in una celere definizione della vicenda, al momento inquadrabile nei suoi risvolti puramente di natura civilistica». —