Rider muore a 31 anni a Padova, proprio mentre nasce il secondo figlio
È morto in seguito alle lesioni riportate in un incidente stradale accaduto mentre stava effettuando l’ultima consegna della notte.
Alì Jamat, 31 anni, rider, residente in città, la notte tra il 6 e il 7 settembre scorso, poco dopo mezzanotte, era in sella alla sua bicicletta quando è stato travolto in via Del Santo a Limena, all’altezza del civico 99, da una donna di 24 anni (negativa all’alcoltest) alla guida di un Alfa Romeo Stelvio.
L’urto è stato di una violenza inaudita e per l’uomo non c’è stato nulla da fare anche se il suo decesso è stato stato dichiarato tre giorni dopo, un periodo nel quale è sempre rimasto incosciente e attaccato ad un macchinario respiratorio.
Giovedì scorso è stato celebrato il funerale al centro islamico dell’Arcella e quindi la salma del giovane è stata imbarcata in un aereo per tornare in Pakistan dove è già stato sepolto nella sua città natale di Sialkot, al confine con l’India. Nei giorni tra il ricovero in ospedale e il funerale è rimasto in città il fratello di Jamat, ora già ripartito per la Grecia.
IL RICORDO DELL’AMICO
«Jamat aveva vissuto all’Arcella e da circa un mese si era spostato in un appartamento di via Chiesanuova dove viveva con dei coinquilini» lo ricorda un amico connazionale «io lo conosco da sempre visto che è originario dal villaggio vicino al mio in Pakistan».
«La vicenda ancora più drammatica di questa tragedia è che proprio il giorno dell’incidente è nato suo figlio in Pakistan. Infatti lui era in Italia da nove mesi. Ora la moglie è disperata all’ospedale. Oltre al bambino nato proprio il 7 settembre, Jamat ha un’altra figlia di sei anni. Lui è una persona brava e generosa ed era qui in Italia per lavorare e riusciva a mandare del denaro alla sua famiglia che è molto povera».
Il dolore e il cordoglio coinvolge tutta la comunità pachistana, molto nutrita in città. Le condizioni di questi lavoratori, sono particolarmente a rischio.
Tornando alla dinamica dell’incidente che è costato la vita al rider pachistano, dai rilevi dei carabinieri è emerso che sia la Stelvio che il ciclista viaggiavano nella stessa direzione di marcia.
Purtroppo il 31enne cadendo a terra ha sbattuto violentemente la testa sull’asfalto, provocandosi un trauma cranico. Nel punto dove si è verificata la collisione sull’asfalto non è rimasto alcun segno. Data l’ora tarda nessuno dei residenti delle abitazioni che si affacciano sulla trafficata arteria sembra aver avvertito nulla. Quindi la ricostruzione è stata particolarmente difficile. —