Case, parcheggi e un supermercato: ecco come verrà trasformata l’area Baffi di Sacca dei Moreri
È iniziato l’iter per la realizzazione di un nuovo spazio commerciale e di una serie di condomini e di strutture ricettive nell’area Baffi di Sacca dei Moreri. In attesa della Vas (la Valutazione ambientale strategica, al seguito della quale dovranno esprimersi la giunta Corbatto per prima ma poi anche il Consiglio comunale, dato che si tratta di un Piano attuativo comunale di iniziativa privata), a far parlare sull’isola è soprattutto la possibile realizzazione di un supermercato da poco meno di 1.500 metri quadrati.
L’ipotesi Eurospin
La voce che circola è che possa sbarcare a Grado l’Eurospin, prospettiva che ai consumatori, questi i commenti raccolti fra i residenti, farebbe piacere, per poter avere in città maggior concorrenza commerciale, nella speranza che anche i supermercati già presenti alla fine abbassino i loro prezzi. Ma se è questo scenario, cioè la realizzazione di un nuovo supermercato, ad aver colpito maggiormente la popolazione dopo la pubblicazione degli atti all’Albo pretorio del Comune, va però detto che l’area interessata comprende anche altre opzioni. In poche parole per tutto il comprensorio, su cui oggi non sorge alcun edificio, al di là della superficie attualmente destinata a parcheggio (un tempo vi si svolgeva anche il mercato settimanale) si profila una radicale trasformazione.
Parcheggi, alberghi e case
Oltre al supermercato, che sorgerà al confine tra il parcheggio e l’area incolta (il cosiddetto “comparto C”), saranno infatti realizzati altri parcheggi a rotazione ma soprattutto, come detto, verranno costruiti anche sei edifici, tre dei quali riservati alla residenziale convenzionata e altrettanti a quella residenziale ordinaria (tutti rientrano nel “comparto B”) mentre il “comparto D” risulta destinato a un futuro utilizzo ricettivo-alberghiero. Sono previsti inoltre un ampio perimetro verde privato nonché dei percorsi pedonali e ciclopedonali interni.
Le tempistiche
Ovviamente le tempistiche si prospettano come sempre molto lunghe. Tra i vari dettagli indicati nella presentazione degli atti si fa riferimento anche a una serie di obiettivi strategici legati al piano in questione, che sono quelli del ridotto consumo del suolo, della valorizzazione delle aree verdi e della vegetazione, del contenimento dell’impermeabilizzazione del suolo, dell’utilizzo di energie rinnovabili, di precisi accorgimenti per contrastare l’isola di calore, nonché dell’integrazione nell’area urbana e dell’incentivazione della mobilità lenta.
Il contenzioso che risale dal 1958
Gli interventi cui fa riferimento il progetto riguardano un’area che anni addietro è stata al centro di un lungo contenzioso fra il privato e il Comune, che è risultato alla fine soccombente. La vicenda risale al 1958, quando l’imprenditore Baffi bonificò la Città Giardino per conto del Comune. In cambio avrebbe dovuto ricevere 303 mila metri quadrati di terreni (poco meno della metà di quelli bonificati). Il Comune gliene diede 170 mila.
Dopo estenuanti lotte a colpi di carte bollate il Comune era riuscito a chiudere il contenzioso con gli eredi Baffi evitando così quello che poteva diventare un vero e proprio “default” per le casse comunali.
Infatti, da una richiesta iniziale di 65 miliardi delle vecchie lire (si era verso la fine degli anni Novanta), il sindaco Roberto Marin era riuscito a chiudere con una transazione bonaria che prevedeva un importo complessivo di cinque milioni di euro da riconoscere alla controparte.
Non avendo disponibile il Comune un simile importo, fu convenuto che agli eredi Baffi andassero 1,2 milioni, che nel frattempo il Comune stesso aveva accantonato (a questi si erano poi aggiunti circa 500 mila euro di tasse di registro per il passaggio delle proprietà) mentre gli altri 3,8 milioni vennero compensati proprio coi terreni tra Città Giardino e Sacca, dotati peraltro di un indice di edificabilità superiore a quello allora previsto.—
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