L'impegno a scuola, i risultati nel ciclismo: chi era Andrea Mason, stroncato a 16 anni da un tumore
Andrea Mason si è spento la mattina di sabato 28 settembre all’hospice pediatrico di Padova. Il ragazzo, 16 anni, ha combattuto tanti anni la malattia con una forza incredibile, trovando la determinazione per continuare gli studi e seguire il ciclismo a livello agonistico.
«Era un guerriero», lo descrive con commozione e ammirazione la mamma Jlenia Celin, «perché dall’età di 5 anni, quando ha scoperto la leucemia, non ha mai finito di lottare. Ha poi avuto un osteosarcoma e adesso era subentrata una metastasi polmonare».
La determinazione nella malattia
Ancora: «Ha sempre combattuto, però ha anche esaudito tanti desideri. Come correre in bicicletta, la sua grande passione, con il Gs Fiumicello prima, poi con la Padovani e infine con la Libertas Scorzè. Ha ottenuto anche qualche buon piazzamento, quello che il suo fisico gli permetteva. Ma ha sempre dato il massimo».
Dalla leucemia Andrea era riuscito a guarire grazie a un trapianto di midollo fatto nel febbraio 2014: l’intervento gli aveva ridato la salute. Tanto che per 7 anni, fino al primo anno esordienti, ha potuto dar sfogo alla passione per le due ruote. Circa 3 anni fa Andrea si è nuovamente ammalato, stavolta di tumore alle ossa. E sono ricominciate le chemio e le radio. Ha praticato a Pavia una terapia.
Gli ultimi momenti
Eppure ha sempre seguito le lezioni all’istituto Ponti di Mirano, dove frequentava il quarto anno con indirizzo automazione.
«Fino a giovedì mattina ha seguito da casa le lezioni», afferma con orgoglio la mamma.
Poi il ricovero a Padova con la mamma, il papà Mauro e il fratello maggiore Luca vicini fino all’ultimo respiro.
«Venerdì sera, quando si è capito che non ci sarebbe stato nessuno scampo, Andrea ha potuto ricevere gli zii e gli amici, tutti coloro che volevano salutarlo», dice la mamma, «eravamo in 25 accanto al suo letto. Si è come addormentato, serenamente, e devo ringraziare tutti gli angeli dell’hospice perché lo hanno accompagnato fino alla fine senza fargli sentire dolore. Un grazie anche all’Oncoematologia di Padova e alla dottoressa Marta Pierobon che è stata la nostra salvezza».
Il ricordo
Andrea era un ragazzo splendido che sprizzava gioia di vivere, educatissimo e solare. Amava gli animali e aveva voluto prendere una cagnetta, Luce, da seguire. Era anche divertente: alla festa conclusiva di terza media con un suo compagno aveva organizzato degli sketch comici.
«Tutti si innamoravano di Andrea, tutti gli volevano un sacco di bene e credo che al funerale saranno in tantissimi», afferma la mamma.
«La nostra comunità si è risvegliata straziata dal dolore per la morte di Andrea», dichiara la sindaca Sarah Gaiani, interpretando il cordoglio dell’intera Villanova.
Incredulità e sgomento anche all’istituto Levi-Ponti, scuola superiore all’interno della cittadella scolastica di Mirano. A detta di tutti i compagni aveva un carattere solare ed era dotato di un sorriso contagioso.
«Un ragazzo splendido, esemplare, amato da tutti», lo ricorda la sua insegnante di Diritto ed Economia nel biennio, Francesca Da Villa. «Questa notizia mi angoscia, sapevo ovviamente che non stava bene. Sarà sempre nei pensieri di tutti noi. Andrea era un angelo sulla terra ed era stato uno dei miei studenti migliori. Una mente bellissima, aveva anche esposto un suo lavoro alla nostra Expo. Generoso e splendido, come la sua famiglia. La scuola avrà sicuramente modo di trovare momenti di riflessione anche assieme agli altri ragazzi e soprattutto esprime vicinanza ai suoi cari».
ha collaborato Riccardo Musacco