Nuovo ospedale di Ivrea, il sindaco incontra l’assessore regionale
IVREA. Completare l’esame delle offerte (11) che hanno partecipato al bando per la progettazione del nuovo ospedale di Ivrea al parco Dora Baltea e procedere con l’assegnazione entro l’anno. L’Asl/To4 ci sta lavorando sodo, le proposte sono in esame. In parallelo, l’azienda sanitaria sta lavorando anche alle procedure per l’acquisizione del terreno. In considerazione della particolare specificità e complessità delle procedure amministrative, è stato affidato un incarico all’avvocata Vilma Aliberti dello studio Ludogoroff di Torino. Lo stesso direttore generale dell’Asl/To4, Stefano Scarpetta, conferma che l’obiettivo è chiudere la gara e affidare la progettazione esecutiva entro l’anno. Il fattore tempo, unito con la necessità di svolgere in maniera ineccepibile tutte le procedure, è tutt’altro che irrilevante. Le ragioni sono diverse: alla fine dell’anno termina il mandato della direzione di Scarpetta (e della direzione strategica) in Asl/To4. La scadenza del mandato triennale sarebbe stata già nel maggio scorso, ma la giunta regionale uscente, a ridosso delle elezioni, aveva optato per una proroga dei direttori fino a fine anno per garantire operatività nell’attesa del nuovo assessore regionale alla Sanità e delle sue strategie. Non è tutto. L’affidamento dell’incarico per la progettazione in tempi ragionevoli, inoltre, rappresenterebbe un tassello importantissimo nel percorso per la costruzione del nuovo ospedale. Gli ospedali da costruire in Piemonte con i fondi Inail sono tanti e, già in passato, sono state avanzate delle perplessità.
Sarà possibile finanziare tutti gli ospedali? Nei fatti, la risposta a questa domanda potrebbe essere proseguire con atti concreti e l’assegnare la gara per la progettazione lo è. L’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi, intervenuto lunedì in quarta commissione, ha annunciato che è in arrivo un incremento di fondi Inail di 400 milioni per fronteggiare l’aumento dei costi intervenuti e garantire così la realizzabilità tecnica di tutti i nuovi ospedali programmati in Piemonte. Oltre alla Città della Salute e della Scienza di Novara e al Parco della Salute di Torino, per i quali le gare sono in corso, del pacchetto delle strutture che si vogliono finanziare con fondi Inail fanno parte anche il nuovo ospedale di Ivrea, quello della To5 (dove i servizi per la redazione del progetto di fattibilità sono stati aggiudicati ma si attende il decorso del termine di impugnazione per stipulare il contratto), quelli di Vercelli, del quadrante Saluzzo-Savigliano-Fossano, di Alessandria e di Cuneo.
Il tema dei costi e del denaro per finanziare gli ospedali è emerso, nel corso degli anni, più volte. Il budget è passato da 1,65 miliardi a circa 2,1 per via dell’aumento dei costi. A conti fatti quindi, circa 400 milioni in più. Milioni, però, che sarebbero disponibili per il Piemonte: «Una cifra – ha spiegato l’assessore Riboldi – richiesta dalla Regione Piemonte al Governo e che abbiamo ottenuto nel nuovo decreto del Consiglio del ministri che è in corso di pubblicazione», ha spiegato l’assessore. L’informativa sul quadro complessivo della programmazione in edilizia sanitaria era stata richiesta dalla consigliera Gianna Pentenero (Pd). Alberto Avetta, consigliere regionale Pd, ha seguito dall’inizio il dibattito sul nuovo ospedale di Ivrea e ora sottolinea: «Prendiamo atto delle dichiarazioni dell’assessore che annuncia un incremento dei fondi. Quello che è importante, ora, è andare avanti con l’affidamento della progettazione».
Proprio per parlare della situazione di Ivrea, il sindaco Matteo Chiantore vedrà in questi giorni l’assessore regionale: «Faremo il punto sulla progettazione del nuovo ospedale. Il fattore tempo è importante, chi sarà pronto potrà accedere alle risorse». Chiantore, in autunno, convocherà una conferenza dei sindaci: «Inviteremo anche l’assessore, in modo che possa presentarsi a tutti gli amministratori». La disponibilità a collaborare c’è e Chiantore dice sempre di volersi occupare anche del contenuto dei servizi sanitari: «A Ivrea c’è in questo momento un movimento rinnovato di energie che consentono di incrementare le attività, ma anche di creare cultura. Ci confronteremo, con la direzione, ciascuno con le proprie competenze, per capire se dove ci sono i numeri di attività si possa avere autonomia che consenta anche di crescere e svilupparsi. Noi, da parte nostra siamo disponibili a proseguire nel lavoro di promuovere eventi con i professionisti della salute per far crescere questo fermento culturale e costruire per i cittadini momenti per raccontare i servizi e i loro funzionamento, parlare di prevenzione e corretti stili di vita».