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Сентябрь
2024

“Maddie l’ho presa io”: drammatica svolta dopo le rivelazioni del compagno di cella del sospettato numero uno

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Ha un nome un volto l’orco che ha rapito e ucciso Maddie, la bambina inglese di quattro anni, scomparsa in Portogallo nel 2007 durante una vacanza con i genitori Praia de Luz. Il cerchio si è stretto, ormai quasi indubitabilmente, intorno a Christian Brueckner, il principale sospettato nel caso di Madleine McCann: ai sospetti e alle indagini si aggiunge in queste ore, infatti, la confessione del suo compagno di cella che, rivela ai giudici, sostiene che l’uomo gli avrebbe detto di averla presa lui. Secondo quanto riferisce la stampa britannica, Laurentiu Codin – questo il nome dell’uomo che potrebbe imprimere la drammatica svolta alle indagini sulla scomparsa della piccola – avrebbe raccontato ai magistrati che Brueckner – attualmente in prigione per aver violentato una pensionata americana a Praia de Luz, la stessa località dove si trovava Maddie – gli avrebbe confidato di aver preso «una bambina» durante un’irruzione in una casa in Portogallo.

Maddie McCann, gli inquirenti tedeschi a una svolta

Non solo. In base a quanto riferisce Codin deponendo in un tribunale in Germania, l’uomo avanza anche il timore che Madeleine possa essere stata sepolta, dal momento che Brueckner gli avrebbe chiesto se «il Dna di un bambino può essere prelevato dalle ossa sotto terra». «Mi ha detto di aver fatto un furto in Portogallo. E mi ha rivelato che aveva rubato lì, in una regione dove ci sono alberghi e dove vive gente ricca – ha deposto ancora il compagno di cella del 47enne tedesco, accusato anche di altri reati a sfondo sessuale –». Di più. Gli avrebbe confessato di aver «visto una finestra aperta. Che stava cercando dei soldi, ma che non li ha trovati» e in quel frangente avrebbe notato la presenza di «una bambina e l’ha presa». Secondo il racconto dell’uomo, Brueckner l’avrebbe portata via in auto e sarebbe riuscito a dileguarsi prima che la polizia arrivasse sul posto.

I sospetti e le indagini a un punto di non ritorno?

Dunque, il drammatico fascicolo intitolato alla scomparsa di Maddie McCann si riapre, forse ormai al punto di chiudersi per sempre. Un caso su cui aleggia l’ombra della tragica svolta ormai dal 2020. Era il giugno di quattro anni fa quando il procuratore tedesco a capo dell’indagine su Madeleine McCann, scriveva ai genitori della piccola per comunicargli di avere «prove concrete» che la figlia fosse stata assassinata. Aggiungendo, però, di «non poter rivelare altri dettagli». Quello fu un momento di svolta. L’istante che decretava la fine delle speranza e delle ricerche volte al ritrovamento della piccola ancora in vita.

Chi è il detenuto tedesco sospettato del rapimento e dell’omicidio della piccola Maddie

Ma anche l’inizio di una fase investigativa condotta da Hans Christian Wolters su Christian Brueckner: il 43enne indicato come il principale sospettato della scomparsa della piccola Maddie. Un periodo denso di novità e di sospetti, che riaccesero l’attenzione mediatica sul caso e al centro di un crescente scambio di informazioni tra la squadra tedesca, Scotland Yard e il Portogallo. Un lavoro culminato poi nell’incriminazione in Germania – su richiesta della giustizia portoghese – del tedesco principale indiziato ormai da diversi anni a questa parte.

I precedenti del sospettato numero uno

Dunque si ritorna alle indagini del 2020: e il cerchio si stringe intorno al pedofilo tedesco individuato come il principale sospettato. L’uomo, recidivo, e detenuto in Germania per diversi reati a lui imputati. Compreso uno stupro commesso in Portogallo nel 2005. È lui l’indiziato numero uno del giallo di Maddie. Lui, l’orco additato quasi con assoluta certezza dagli inquirenti tedeschi. Che già anni fa sul soggetto in questione ebbero a dire: «Non abbiamo il corpo e nessuna parte di esso. Ma abbiamo prove sufficienti per dire che il nostro sospettato ha ucciso Madeleine McCann».

All’epoca della scomparsa di Maddie, Brueckner viveva a pochi chilometri da Praia da Luz…

Aprendo una porta su anni di buio investigativo, di dubbi, ricerche e ipotesi. Di incertezze e sospetti che 14 mesi di indagini in Portogallo a ridosso della scomparsa di Maddie non risolsero. Che l’archiviazione arrivata subito dopo relegò nel silenzio. E che poi, riaperte cinque anni dopo, avrebbero subìto un’accelerazione solo nel 2020. Quando la Procura di Brunswick, in Germania, dopo aver effettuato perquisizioni in una casa ad Hanover, dichiarò di avere la certezza che la piccola Maddie fosse morta. Con una certezza su tutte: all’epoca della scomparsa di Maddie, Brueckner viveva a pochi chilometri da Praia da Luz

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