Cicloturismo in crescita: Gradisca si attrezza per formare guide a misura di due ruote
La cittadina della Fortezza per tre giorni sarà la “Mecca” del cicloturismo regionale. E non soltanto come meta sempre più apprezzata dagli amanti della due ruote, come dimostrano alcuni flussi turistici: sarà infatti la sede per i corsi di formazione degli accompagnatori turistici sportivi. L’Accademia nazionale di Mountain Bike, dal 1996 prima scuola in Italia ed in Europa in questo settore in grande espansione, ha infatti scelto Gradisca d’Isonzo quale sede del corso nazionale 2024.
Dal 4 al 6 ottobre prossimi, decine di aspiranti guide da tutta Italia raggiungeranno l’Isontino per una serie di lezioni teoriche – alla sala conferenze dell’Hotel Franz – e prove pratiche sul campo. Sono attesi fra istruttori ed iscritti una trentina di partecipanti che per tre giorni porteranno una piccola ma significativa ricaduta. Evidentemente non una scelta casuale quella della fortezza veneziana, che non a caso è al centro di ben quattro progettualità regionali per il turismo “slow” sui pedali: il sogno rimane la realizzazione dei collegamenti ciclabili tra Cormons e Gradisca in corrispondenza della tangenziale di Mariano (495mila euro), tra Villesse e la stessa Gradisca (385 mila euro), il tracciato Preval-Mossa-Farra d’Isonzo– con arrivo nella Fortezza (1, 288 milioni) e la ciclovia regionale dell’Isonzo-Fvg5 tra Gorizia e, ancora una volta, la cittadina del Leone di S. Marco (1, 556 milioni di risorse regionali), con tanto di recupero del famoso ponte dismesso dell’abortita tratta ferroviaria Redipuglia-Cormons.
In attesa che questi obiettivi diventino realtà, il mondo del cicloturismo evidentemente la Fortezza già la conosce e l’apprezza, come confermano anche le strutture ricettive della zona. Ed evidentemente il passaparola nell’ambiente ha funzionato, con la scelta di ospitare in città la scuola nazionale per accompagnatori cicloturistici. Tale figura professionale incarna il culmine delle capacità professionali di un ambito turistico in sicura espansione, specificatamente legato alle escursioni, alle vacanze ed ai viaggi in mountain bike.
Questo ruolo si distingue per il suo spirito di iniziativa e ambizione, unendo competenza tecnica sulla mountain bike e generale sul ciclismo, a una profonda conoscenza del territorio, delle sue tradizioni culturali e dell’accoglienza locale, assicurando una guida sicura di gruppi di visitatori, turisti e amanti del pedale in vari contesti.
Operando senza vincoli geografici, l’Accompagnatore cicloturistico sportivo è abilitato a lavorare in Italia, Europa e globalmente, supportato da una copertura assicurativa mondiale, «L’accompagnatore ha sempre più un ruolo di primo piano nel settore del cicloturismo e del cicloescursionismo – spiega il gradiscano Fabio Mezzone, che collabora con l’Accademia ed è istruttore certificato mountain bike – con un focus particolare, ma non esclusivo, sul mountain biking fuoristrada. Una nuova figura professionale in grado di creare, promuovere e gestire veri e propri pacchetti turistici dedicati al cicloturismo» .