Vietato fumare nel Parco del Carso a Monfalcone: in arrivo multe fino a 500 euro
La sigaretta? Ha i giorni contati e sul Carso monfalconese sarà presto bandita. La nuova tappa della crociata alle “bionde” – stavolta non tanto o non solo per motivi salutistici, quanto per contribuire ad arginare gli incendi sulle colline che anche quest’estate, come già nel 2022, hanno visto andare in cenere ampie porzioni di vegetazione – si registra in Aula. Dove lunedì i consiglieri di maggioranza e opposizione saranno chiamati a esprimersi su alcune modifiche puntuali al Regolamento attuativo del Parco del Carso monfalconese. Modifiche, al netto della segnaletica, a «costo zero per l’amministrazione», come rilevato dalla dem Lucia Giurissa.
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Il tema è stato affrontato in Commissione III dal reggente Antonio Garritani: «Il divieto di fumo può sembrare una banalità, ma già prima esisteva un veto all’innesco di fuochi sul Carso e ora abbiamo pensato di estenderlo anche alla “cicca”, perché potrebbe costituire uno dei motivi per cui si sviluppano gli incendi in quest’area». Al netto di ipotesi colpose o dolose. «Non è una cosa determinante – ha aggiunto –, ma in più, che non guasta».
Nella bozza di delibera, comunque, si tiene conto del fatto che l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, individua nel fumo uno dei maggiori fattori di rischio per lo sviluppo di patologie nocive alla salute della popolazione.
In Italia, particolarmente, è stata la legge Sirchia a vietare dal 2003 ai tabagisti di aspirare la sigaretta in locali chiusi, compresi i luoghi di lavoro privati o non aperti al pubblico, negli esercizi commerciali e di ristorazione o nei posti di svago, palestre e centri sportivi.
Oltre che per la tutela della salute, il divieto di fumo all’interno va incontro alla necessità di impedire qualsiasi attività che possa generare fiamma libera, con conseguente pericolo di innesco di incendio. Di qui la necessità, agli occhi dell’ente, di apportare alcune modifiche puntuali al Regolamento approvato per istituire tale prescrizione anche nel perimetro del Parco e, così, aggiornare il relativo articolo sulla sanzione.
Che, l’ha riferito sempre Garritani, viene graduata da un minimo di 50 a un massimo di 500 euro. Sarà sempre ammesso il pagamento della somma in misura ridotta, pari alla terza parte del massimo della sanzione prevista per la violazione commessa o, se più favorevole, al doppio del minimo, oltre alle spese di accertamento e notifica, entro il termine di 60 giorni dalla contestazione.
Agli ingressi del Parco, in posizione ben visibile, e nelle aree destinate al gioco e alla sosta all’interno del comprensorio, sarà posizionato l’avviso di divieto di fumo con appositi cartelli. Non ci sono molti precedenti di sigaretta al bando sul Carso. La vigilanza relativa all’ottemperanza e all’applicazione del Regolamento sarà affidata invece al Corpo forestale regionale, al servizio di Polizia locale e a tutti gli organi di Polizia territorialmente competenti. Piccolo inciso: s’è appreso in Commissione che una delle quattro telecamere alimentata dal fotovoltaico è stata distrutta da ignoti, ma presto sarà sostituita.
La bozza di documento, che lunedì passerà in Consiglio, prevede che le modifiche entrino in vigore con l’esecutività della deliberazione.—
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