Lavori per lo Staffora, il Comune di Voghera chiede 5 milioni alla Regione
VOGHERA. Il Comune di Voghera ha chiesto circa 5,1 milioni di euro alla Regione per mettere definitivamente in sicurezza il ponte di via Piacenza (ancora chiuso ai mezzi pesanti) e le sponde del torrente Staffora nel territorio di sua competenza. Una richiesta “pesante” nei confronti del Pirellone, che proprio in queste settimane sta lavorando al suo bilancio preventivo. Le speranze che di ottenere un finanziamento completo non sono altissime, ma si punta almeno a un contributo in varie tranche. Voghera, d’altro canto, soffre della violenza con cui lo Staffora, nelle ultime piene, ha danneggiato i piloni e eroso sponde e letto del torrente stesso. «Al momento – spiegano fonti del Comune – lasceremo il divieto sul ponte di via Piacenza ai mezzi di peso superiore alle 20 tonnellate e opereremo, per la messa in sicurezza, con le attuali risorse finanziarie». Si tratta dei soldi “certi”, ossia i circa 580mila euro stanziati definitivamente dalla Regione: saranno spesi per intervenire sia sulla parte idraulica, ossia la regimentazione delle acque del torrente, sia sui piloni che saranno rinforzati e monitorati.
Nel frattempo, altri due interventi sono stati programmati sempre per la messa in sicurezza del torrente oltrepadano che tanto fa penare gli amministratori. Nei giorni scorsi, il Comune di Voghera ha approvato un spesa ulteriore (circa 3mila euro) per l’utilizzo di un pezzo speciale per la movimentazione dei “massi ciclopici”, quelli di particolare peso e grandezza che servono a deviare le acque e a proteggere i piloni del ponte. Si spiega, in delibera, che « il transito delle onde di piena avvenute nella stagione primaverile ed estiva lungo il torrente Staffora, ha prodotto uno scivolamento dei massi ciclopici in alveo, precedentemente posati, provocando un dislivello del piano di fondo del torrente» e quindi «si rende necessario provvedere tempestivamente all’integrazione della scogliera in massi ciclopici esistente mediante la posa di materiale lapideo già presente in alveo da movimentare con mezzo operativo di idonea capacità e da ricollocare secondo le indicazioni dell’Ufficio Strade».
Sempre sullo Staffora, la Provincia, dal canto suo, ha fatto un passo burocratico in avanti in merito all’intervento di «Manutenzione straordinaria dell'alveo del torrente Staffora e di messa in sicurezza delle infrastrutture tecnologiche (servizi) e dei nuclei abitati». Si tratta di lavori programmati da tempo e che ora vedono, come da delibera di Piazza Italia, la nomina del responsabile unico del progetto. Un passo avanti.