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Сентябрь
2024

Udinese con una difesa “inventata” contro l’Inter

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«Non avremo a disposizione Payero e Giannetti e non vorrei rischiare Kristensen e Kamara». È Kosta Runjaic a far scattare l’allarme in casa bianconera, tratteggiando un quadro decisamente a tinte fosche, visto che l’Udinese sta arrivando “a pezzi” alla sfida di sabato pomeriggio con l’Inter campione d'Italia, ospite allo Stadio Friuli - Bluenergy Stadium alle 15.

Pezzi del mosaico che i bianconeri hanno progressivamente perso tra Parma, con Lautaro Giannetti uscito con un problema al flessore, Roma, dove Thomas Kristensen e Hassane Kamara sono tornati con un risentimento muscolare, e Salernitana in Coppa Italia, con Martin Payero che ci ha rimesso la caviglia destra prendendosi il rigore che poi ha fruttato il sorpasso decisivo e la qualificazione agli ottavi di finale in programma a dicembre, proprio contro l’Inter.

Un pestone, quello rimediato dall'argentino, che lo ha costretto all’uscita in barella, gettandolo nello sconforto manifestato con un pianto dirompente. Tutto prima della reazione caratteriale manifestata con un post via Instagram: «Non è finita quando perdi, ma quando molli».

Preso atto di questi infortuni a catena, ieri Runjaic ha fatto il punto in conferenza stampa col preciso intento di chiarire le condizioni di salute di ciascuno e le prospettive di rientro degli infortunati.

«Non sappiamo ancora di preciso quanto sia serio il guaio capitato a Payero, in quanto ha il piede ancora gonfio. Penso che lo sapremo all’inizio della prossima settimana con gli esami strumentali. Martin non ci sarà con l’Inter, e se tutto andrà bene molto probabilmente potrà tornare dopo la sosta per le nazionali. Giannetti invece sta migliorando, è sulla via del recupero, ma vedremo se sarà pronto per il Lecce, mentre Kristensen e Kamara non sono in forma al 100 per cento e quindi non vorremmo rischiarli.

Non hanno infortuni troppo seri, ma possono subire delle ricadute». La prima ricaduta riguarda invece proprio le scelte dello stesso Runjaic che, alle prese con una retroguardia ridotta all’osso, ha svelato la strada tattica che imboccherà per sfidare l’Inter, riservandosi però altre importanti prospettive per il futuro.

«Passare alla difesa a quattro? Adesso ho due possibilità: giocare col 3-5-2 o col 3-4-2-1, ma non è da escludere la possibilità di mettere in campo la “catena a quattro” più avanti. Ci alleneremo anche per questa soluzione e vediamo se sarà applicabile in futuro». Modulo e numeri a parte, al tecnico tedesco di origine jugoslava conta soprattutto ritrovare l’approccio mentale alla partita della sua squadra.

«Contro la Roma abbiamo iniziato male dal punto di vista dell’energia, soprattutto in fase difensiva e nel possesso palla, perché se si corre solo dietro alla palla la situazione diventa difficile. Non dipende dal modulo, ma dalla qualità di gioco con il pallone tra i piedi e noi dovevamo muoverci di più senza palla per essere più aggressivi verso gli avversari. Abbiamo perso dei palloni e dei duelli decisivi e questi errori non devono accadere di nuovo contro l’Inter».

Un’avversaria a cui Runjaic non riesce a trovare difetti: «Non hanno punti deboli a mio avviso. Abbiamo guardato i video delle loro partite e occupano tutte le posizioni sul campo ruotando i giocatori senza che lo si noti. Corrono molto, hanno una fase difensiva strutturata e hanno molti punti di forza. A mio avviso è la formazione più forte dell’intera Serie A. Noi non siamo al 100 per cento, ma non abbiamo pressione e vogliamo cercare di dare il nostro meglio con l’aiuto dei nostri tifosi».