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Сентябрь
2024

Addio a Nereo Svara, mito dell’atletica e poi commerciante alla moda

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Addio a Nereo Svara, uomo di sport, imprenditore e dirigente associativo. Al dolore della famiglia (Svara lascia una moglie e due figli) si associa il cordoglio dello sport triestino, dell’imprenditoria locale e della Confcommercio, di cui per anni è stato dirigente.

Nato il 20 settembre 1935, già il nome, Nereo appunto, lo stesso dello storico giocatore della Triestina e allenatore, prefigurava una carriera sportiva.

Diplomatosi ragioniere all’istituto “Da Vinci”, si mise in luce nei campionati studenteschi con il salto in alto. Accolto quindi nella sezione di atletica leggera della Società ginnastica triestina, il tecnico Ottone Cassano lo indirizzò a specializzarsi nella corsa 110 metri ad ostacoli, portandolo alla prima maglia azzurra nel 1958 a Torino, contro la Svizzera.

In Nazionale divenne quindi allievo del professor Sandro Calvesi e, da allora, fu un crescendo di successi. Partecipò agli Europei di Stoccolma (1958) e, l’anno dopo, si piazzò al primo posto nell’incontro di Malmoe, in Svezia e nel triangolare di Roma con Germania e Finlandia, ottenendo poi ottimi risultati, sempre nello stesso anno, alle Universiadi di Torino.

Anche il 1960 iniziò coi migliori auspici, azzurro a Londra contro l’Inghilterra, vincitore a Siena negli incontri con la Jugoslavia, a Oslo con la Norvegia e a Milano con la Francia. Seguirono le Olimpiadi di Roma del 1960 dove si qualificò per un soffio quarto, frenato da un’infezione intestinale. Quindi, nel 1962, il ritiro, dopo i campionati europei di Belgrado.

Ma le gesta sportive non finiscono qui. Basti pensare al record italiano, stabilito a Siena il 9 luglio 1960, ribadito a Verona (14 maggio), Palermo (7 ottobre) e Roma (15 ottobre) con tempi allora di assoluto rilievo considerate le superfici delle piste in carbonella e terra rossa. È stato campione italiano per due anni consecutivi e per anni, di fatto, il secondo in Europa.

Conclusa l’attività agonistica frequentò l’Isef di Roma dove conseguì il diploma di educazione fisica che mise a frutto insegnando per lunghi anni al suo ex istituto superiore, il Da Vinci, avviando i giovani alla pratica sportiva.

Ma Nereo Svara fu anche imprenditore, collaborando con la moglie nella gestione dei negozi di abbigliamento: prima Caprice, in via san Lazzaro, poi Fendi, in Capo di Piazza.

Infine il ruolo di dirigente associativo. Per oltre 25 anni, infatti, Svara occupò posizioni di responsabilità in seno alla Confcommercio provinciale e in alcuni sodalizi ad essa aderenti. Fu presidente di Federmoda, vicepresidente dell’associazione commercianti al dettaglio di Confcommercio e presidente della relativa società di servizi nonché membro del consiglio di amministrazione del Congafi, l’attuale Confidi della Venezia Giulia. Da rammentare anche il suo impegno nel consiglio di amministrazione della Fondazione CRTrieste in rappresentanza dell’allora Camera di Commercio di Trieste. —

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