Studentessa modello, scout e appassionata di arte e musica: ecco chi era Sofia Gambato
Sofia Gambato frequentava la quarta C dell’istituto Selvatico. E’ lì che, sabato mattina, la diciassettenne si stava recando prima di essere investita in via Belzoni. Frequentava il corso di design dell’oreficeria, ed era una studentessa eccellente. «Sono dirigente in questa storica scuola solo dal primo settembre», spiega la preside Giovanna Soatto. «Non la conoscevo bene ma è bastato poco per capire come Sofia fosse un’eccellente studentessa: in questi anni ha sempre conseguito la media dell’otto. Era diligente in tutte le materie. Un destino crudele le ha tolto la vita prima che diventasse maggiorenne».
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Giovedì mattina il suo banco è stato trasportato nel cortile della scuola ed è diventato un vero e proprio altare, su cui sono stati posizionati mazzi di fiori e lettere. «Ricordati di continuare il tuo percorso di orefice da lassù. Progetta e crea quello che più ti piace. Anche se non ti conoscevo molto bene, ti voglio e ti vogliamo molto bene. Purtroppo il destino ti ha voluto portare in cielo troppo presto. Buona fortuna, Sofia», uno dei tanti messaggi.
Sofia viveva a Campodarsego e lascia papà Gianni e mamma Patrizia. Oltre ad essere impegnata nello studio, faceva parte del Gruppo Scout Agesci Campodarsego 1. Specificamente nel Gruppo Il Clan, quello dei più grandi, dai 17 ai 22 anni. Amava l’arte, la musica e «le cose nerd», come si legge nel suo profilo Instagram, dove l’immagine profilo scelta è la propria silhouette in una verticale.
Senza parole il sindaco Valter Gallo, che interpreta il dolore di tutta Campodarsego: «Il mio stato d’animo è di una tristezza unica: penso che per un genitore siano dolori che non si vorrebbero mai provare». Per lei sono state annullate le manifestazioni cittadine fino al weekend.