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Сентябрь
2024

Entrano nel magazzino comunale di Lusevera, rubano un Doblò dove caricano decespugliatori e altri attrezzi da lavoro

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LUSEVERA. Hanno depredato il magazzino comunale di Lusevera, rubando un mezzo - sul quale campeggia, fra l'altro, lo stemma dell'ente locale - e facendo incetta di attrezzature: durante la notte fra mercoledì e giovedì i ladri si sono introdotti nella struttura, che si trova di fronte al municipio, lungo la regionale 646, e se ne sono andati stracarichi di refurtiva.

Il personale dell'ente se ne è accorto la mattina, all'ingresso nel capannone, senza aver avuto alcuna avvisaglia: il portone basculante di accesso non presentava infatti segni di forzatura e sembrava chiuso, salvo poi risultare semplicemente accostato.

«È sparito, anzitutto - informa il sindaco Mauro Pinosa, che non appena informato dell'accaduto ha sporto denuncia ai Carabinieri della stazione di Pradielis -, un automezzo Fiat Doblò di colore grigio metallizzato, targato FR721EM: sulle porte anteriori - conferma - è evidente lo stemma con la scritta Comune di Lusevera; le chiavi erano depositate su una scaffalatura. Mancano poi due decespugliatori seminuovi e altrettanti usati, tutti di marca Stihl, un tagliasiepi, due soffiatori quasi nuovi e altri due usati e due prolunghe elettriche, con cavo della lunghezza, rispettivamente, di 30 e 50 metri. Non è stato toccato altro, seppure di valore maggiore. L’accesso dalla strada regionale - spiega poi - è interdetto da un portone scorrevole con apertura elettrica, che viene chiuso dagli operai comunali alla fine di ogni giornata lavorativa. I malviventi sono penetrati nel magazzino forzando una finestra sul lato nord dello stesso, che si affaccia sul torrente Malischiak ed è completamente coperto alla visuale.

Una volta all'interno, hanno evidentemente caricato la refurtiva sul Fiat Doblò, aperto con l’apposito dispositivo meccanico il portone basculante dall’interno e se ne sono andati lasciandolo appunto accostato». Le tracce di pneumatici individuate sul terreno documentano come per fuggire i ladri abbiano percorso - per ovviare il problema del portone chiuso a chiave - un breve tratto di strada sterrata verso il torrente Torre, quindi un prato in salita: da quel punto hanno forzato la chiusura di un vecchio cancello in disuso da decenni, che immette nel cortile del plesso scolastico attiguo al magazzino. Sono quindi comodamente usciti sulla regionale 646, attraverso un cancello scorrevole ad apertura manuale.

«Le attrezzature rubate - rileva Pinosa - sono indispensabili per la manutenzione delle strade comunali. Fra un paio di settimane prenderanno servizio due operai esterni nell'ambito dei lavori socialmente utili: avrebbero dovuto farsi carico proprio delle attività di sfalcio, in forte ritardo causa la mancanza di personale nell’ufficio tecnico. Ora, senza strumenti, non sarà possibile procedere. Ritengo che gli autori del furto conoscessero perfettamente la zona e il percorso. Insieme ai Carabinieri e al vicesindaco e assessore al patrimonio Roberto Miconi ho effettuato un accurato sopralluogo. Lancio un appello agli autori del furto: fateci ritrovare ciò che avete rubato, vi conviene. Non andrete lontano».