Il dossier vendemmia conferma l’anno nero: il raccolto cala del 30%
TORRAZZA COSTE. I danni da peronospora trascinano al ribasso la produzione vendemmiale della Lombardia nell’annata 2024. A confermarlo sono le stime presentate martedì da Assoenologi, Ismea e Unione italiani vini (Uiv) a Ortigia, nell’ambito dell’Expo Divinazione in occasione del G7 Agricoltura.
L’indagine registra a livello nazionale un +7% di volumi (41 milioni di ettolitri) rispetto al 2023, ma la situazione varia da regione a regione: e la Lombardia è quella che perde di più di tutte (-30%), dagli 1,2 milioni di ettolitri dello scorso anno agli 840 di questa vendemmia, superando Sardegna (-20%), Sicilia (-16%) e Trentino Alto Adige (-12,4%), soprattutto a causa dell’andamento climatico e dei danni da peronospora che hanno colpito maggiormente l’Oltrepo Pavese (con punte del 70/80% di produzione in meno nelle zone più flagellate e 15 milioni di euro di danni già stimati) e la Franciacorta.
«Nel complesso un’annata contenuta nella quantità ma complessivamente di qualità buona, con diverse punte ottime» spiegano gli esperti. Queste le stime per quanto riguarda il territorio lombardo: «L’annata, che si presentava inizialmente buona, è stata condizionata da eventi climatici avversi e da attacchi di peronospora che ne hanno condizionato il risultato finale – commentano Assoenologi, Ismea e Uiv -. Rispetto al 2023, c’è stato un ritardo nella maturazione delle uve di circa una settimana. Il clima freddo e piovoso fino a metà luglio ha favorito un aumento degli attacchi di peronospora, soprattutto nei vigneti biologici di Franciacorta e sulla Croatina in Oltrepo Pavese».
In Lombardia, le previsioni per la vendemmia variano leggermente a seconda della zona interessata: «In Franciacorta la raccolta è iniziata con un leggero ritardo e, a causa dei danni da peronospora, si prevede un calo nella produzione. Nell’Oltrepo Pavese, la vendemmia delle basi spumante è iniziata a metà agosto con uve sane, ma le precipitazioni hanno causato un aumento della peronospora e alcune grandinate locali hanno contribuito a una diminuzione della produzione – si legge nel report -. Nel Garda, nonostante i problemi legati alla piovosità e alla peronospora, la produzione è prevista in netto aumento rispetto al 2023, avvicinandosi alle medie storiche. In Valtellina, la peronospora ha colpito in modo disomogeneo, ma nei vigneti dove è stata controllata, si prevede una vendemmia di buona qualità e quantità». —
Oliviero Maggi