Cuorgnè, l’emporio solidale festeggia i tre anni e il nuovo furgone
CUORGNE’
Famiglia Ratatu in festa, nel pomeriggio di venerdì 20 settembre, per i tre anni di attività dell’emporio solidale che ha sede in piazza Pinelli 17, aiuta l’ambiente e combatte la povertà alimentare nell’Alto Canavese raccogliendo le derrate dalla grande e piccola distribuzione sul territorio per poi donarle a più di 400 persone che fanno più fatica nella vita residenti a Cuorgnè, Castellamonte e Valperga. Un importante traguardo per quella che era partita un po’come una scommessa, frutto della sinergia tra le associazioni Mastropietro, Con altri occhi, La Tartaruga, Ciss 38 e che ha la sua anima in un affiatato gruppo di volontari. Le prime tre candeline sono state festeggiate nel migliore dei modi con il taglio del nastro del nuovo furgone maxi Ducato il cui acquisto è stato reso possibile grazie ai generosi donatori che hanno contribuito alla campagna di crowdfunding “Un nuovo furgone Ratatu per illuminare di speranza il Canavese”. Sul nuovo mezzo, che entrerà in funzione una volta che sarà opportunamente attrezzato per il trasporto delle derrate alimentari, saranno riportati i loghi dei due principali sponsor, ovvero la Fondazione Compagnia Sanpaolo e la Fondazione di Comunità del Canavese che hanno contribuito ciascuna con un contributo di 5mila euro, ed i nominativi di tutti i benefattori, tra i quali figurano attività industriali, associazioni, realtà del terziario e privati cittadini che hanno permesso di raccogliere complessivamente 20mila euro. Ratatu distribuisce nei tre pomeriggi di apertura settimanale (lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15 alle 17), prodotti freschi come frutta, verdura, latticini, carne, pesce e prodotti da forno. Ogni beneficiario del servizio ha a disposizione una tessera punti con la quale può effettuare la spesa scegliendo personalmente i prodotti. Per far sperimentare agli invitati al pomeriggio di festa «che non è una cosa vergognosa fare la spesa con la tessera punti» come sottolinea Federica Damiani di Mastropietro, i presenti, circa un’ottantina alla fine i partecipanti, hanno avuto la possibilità di vivere l’esperienza Ratatu a 360 gradi facendo la spesa e portandosi a casa una cassetta di cibo salvato, frutta e verdura messe a disposizione dalle aziende agricole e dagli orti sociali del territorio. Per l’occasione, inoltre, con una piccola donazione, chi lo ha desiderato ha avuto l’opportunità di portare con sé anche libri, giochi e abiti di seconda mano. Per Ratatu parlano i numeri: 48mila chili di eccedenze alimentari recuperate che altrimenti sarebbero state gettate via, 38mila chili di cibo donato, 6 soggetti della rete che collaborano tra loro, tra i quali associazioni, Centri d'ascolto e servizi sociali, tre Comuni da cui arrivano le persone assistite. «Insieme cerchiamo di fare la differenza - aggiungono da Ratatu-. 3 anni di servizio sono per noi un grande traguardo e non potevamo desiderare un regalo migliore di un nuovo furgone. —