Camionista si abbassa i pantaloni in strada e importuna una donna a spasso con il cane a Monfalcone
Si denuda senza ritegno davanti a una donna di mezza età a passeggio col cane e lei segnala il censurabile episodio alla Polizia locale di Monfalcone, per mettere sull’avviso eventuali altre possibili vittime. L’atto osceno in mezzo alla strada è avvenuto lunedì nel tardo pomeriggio lungo via Schiavetti, una laterale di via Bagni, arteria quest’ultima di discreto scorrimento poiché conduce al sesto rione cittadino, Marina Julia, ma anche alla zona industriale e vede oltretutto insediate attività lavorative e commerciali: un centro riabilitativo e di analisi, l’officina e la palestra, un affittacamere, un tempo pure un ristorante di cucina giapponese. Insomma, un’area non proprio isolata della città.
La donna era a passeggiare con il cane
Il deprecabile fatto si registra lunedì alle 17.45, quando la donna, che ha superato la cinquantina, sta portando l’animale d’affezione, un levriero, a sgambare. Ha la piccola sfortuna di incrociare sulla strada principale altri proprietari di cane e, per evitare contatti, ripiega sulla laterale, un tratto che in verità non compie mai. Al suo orizzonte si staglia un uomo, vicino a un Tir. «Mi vede e si abbassa i pantaloni», racconta la donna. Non si limita a calarsi le braghe e mostrare le parti intime. «Si masturba e continua a farlo percorrendo il lato del suo tir», conferma.
La donna è turbata. Torna sui propri passi, incontra un giovane che sta raggiungendo la vicina palestra, gli espone succintamente l’accaduto e gli chiede di accompagnarla nel breve percorso di ritorno perché non si sente al sicuro, teme che quell’uomo possa spingersi oltre. Chissà, magari arrivare ad afferrarla. Il giovane l’assiste.
Difficile l’identificazione
«Non avevo i pantaloncini, solo un atteggiamento normale di una che porta a passeggio il cane, non mi capacito», afferma la donna, che come sovente purtroppo accade in queste storie – un fenomeno in qualche modo riconducibile a una vittimizzazione secondaria, quando l’attenzione si sposta dall’aggressore alla parte offesa – setaccia in primis il proprio comportamento per escludere ogni minima traccia di “responsabilità” quando invece è lampante che l’atto contrario alla pubblica decenza l’ha compiuto l’orco di turno e a lui si devono eventualmente ricondurre gli addebiti. Purtroppo la donna non sa descrivere con dovizia di particolari l’esibizionista, presunto camionista – un tizio «sulla cinquantina» che stava vicino a un grande mezzo di colore grigio –, perché per pudore ha distolto lo sguardo, nel timore che un’occhiata in più avrebbe in qualche modo potuto “incoraggiarlo” nel protrarre determinate condotte.
L’uomo non ha proferito parola, quindi non si sa se si tratta di un italiano o di uno straniero. Nel ritorno al domicilio la donna incontra un altro signore, un papà che attende la figlia all’uscita dal lavoro, e gli riferisce quanto poco prima subìto, per mettere sull’avviso di evitare quella strada. E sempre per sensibilizzare – soprattutto le «donne più giovani» – compie una segnalazione, più tardi, sui social. Lungo via Bagni c’è una ciclabile che conduce al mare e tante ragazze fanno jogging nella zona.
La denuncia alle forze dell’ordine
La cinquantenne lì per lì non ha la prontezza di allertare subito le forze dell’ordine, anche perché ha il cane da gestire ed è poi travolta dal tran tran quotidiano, ma la mattina seguente, dopo averci pensato su, si rivolge alla Polizia locale, cui affida la sua segnalazione. Si presuppone che la circostanza abbia dato il la alle opportune verifiche. Per il momento l’episodio può ritenersi isolato, ma se qualche altra donna si trovasse vittima di analoghe oscenità è bene si rivolga sempre e con tempestività a Polizia o Carabinieri, perché non tutte le vittime hanno prontezza di reazione e una situazione di tal genere può coinvolgere anche minorenni o persone con fragilità, lasciando traumi. «Purtroppo – conclude la donna – queste cose possono capitare anche di giorno, nel mio caso alle 17.45, col cielo ancora chiaro, prima dell’imbrunire e in una zona comunque trafficata. Meglio prestare sempre attenzione, se si è sole».
Dopo lunedì, ha deciso che porterà sempre con sé lo spray anti-aggressione. La prossima volta, se mai capiterà, sarà un po’ più attrezzata.