“Piante guerriere”, la mostra a Kosmos Astuzie vegetali per sembrare animali
Ingannano, sfoderano artigli, ammaliano la preda con sostanze vischiose e zuccherine e poi la intrappolano. Sono piante ma si comportano come animali, dai quali hanno mutuato innumerevoli strategie di sopravvivenza. Le loro storie, tutte affascinanti, sono raccontate nella mostra Piante guerriere che sarà inaugurata venerdì, alle 17, nello spazio delle esposizioni temporanee di Kosmos, il museo di Storia naturale dell’Università di Pavia in piazza Botta. E rimarrà allestita fino al 2 marzo 2025.
La mostra, che presenta dal vivo alcune delle piante più sorprendenti del mondo vegetale, corredate da grandi pannelli fotografici e sezioni video che svelano i loro aspetti meno noti, è curata dai naturalisti Raffaella Fiore e Francesco Tomasinelli, in collaborazione con l’Orto Botanico Città Studi dell’Università di Milano e l’Orto Botanico dell’Università di Pavia. Un viaggio tra i vegetali che, in varie parti del mondo, hanno sviluppato astuzie per nutrirsi e riprodursi.
«Le Nephentes, ad esempio, sono piante carnivore dai colori vivaci diffuse nelle foreste tropicali – spiega Francesco Tomasinelli, divulgatore, fotografo naturalista e consulente in studi sulla biodiversità, volto noto della trasmissione tv Geo di RaiTre – Ingannano gli insetti con la dolcezza zuccherina e li fanno scivolare dentro la sacca che invece contiene dei succhi che decompongono il malcapitato». Ci sono quelle che per non farsi sgranocchiare da bruchi e insetti contraggono le loro foglionine e fanno cadere l’ospite indesiderato. O i sassi viventi che si mimetizzano con l’ambiente circostante per eludere i predatori erbivori. Spine e uncini sono altri messaggi deterrenti. «Tra le piante carnivore presenti in mostra – aggiunge Tomasinelli – ce n’è anche una che ha sviluppato la capacità di contare: le trappole della Dionaea muscipula, che funzionano come piccole tagliole, scattano solo se due peli vengono toccati in sequenza da un insetto nell’arco di 15-20 secondi, in modo da prevenire i falsi allarmi».
Alcuni fiori tropicali dall’aspetto magnifico emanano un odore di carne putrescente per permettere l’impollinazione da parte di alcuni tipi di mosche. Al contrario alcune orchidee possono attrarre gli insetti con inganni sessuali per farsi impollinare da api, bombi e vespe. Ci sono anche casi di simbiosi mutualistica, come accade per la Myrmecodia tuberosa che cresce nelle foreste calde del Bormeo e accoglie nei suoi rigonfiamenti le formiche.
Tra le piante guerriere non mancano poi i killer specializzati, come i giganteschi Ficus strangolatori dei tropici, che iniziano il proprio sviluppo sui rami di un albero ospite e poi, crescendo, gli rubano luce e spazio vitale, sopprimendolo lentamente. Per spargere i semi c’è chi si aggancia agli zoccoli degli animali o si fa leggera come ali di farfalla per volare più lontano.
Una sezione è dedicata anche alle grandi sopravvissute, presentate con realistici modelli in grande scala perché molto difficili da coltivare, come la Welwitschia mirabilis, una delle piante del deserto più resistenti e longeve al mondo.
Taglio del nastro venerdì 27 settembre alle 17 e laboratori didattici fino a marzo
La mostra “Piante guerriere. Viaggio tra i vegetali che credono di essere animali” sarà aperta da sabato 28 settembre al 2 marzo 2025 negli orari di apertura di Kosmos, in piazza Botta a Pavia, da martedì a domenica, 10-18 (ultimo ingresso ore 17.30). L’accesso alla mostra è compreso nel biglietto di ingresso al Museo. Solo mostra 4 euro. ADMaiora, la società di didattica museale che collabora con Kosmos, curerà l’offerta didattica con visite guidate e laboratori rivolti a tutte le scuole, per scoprire come le piante non siano affatto organismi inermi e immobili, ma in milioni di anni di evoluzione abbiano sviluppato strategie di sopravvivenza.