Giganti-Colombo ancora coppia tricolore
CASTELLAMONTE. Vincere è difficile. Riconfermarsi ai vertici lo è ancor di più. Questa è una delle regole dello sport, in generale. Una legge che Andrea Giganti, autentico fuoriclasse della pesca sportiva, infrange spesso e volentieri. Basta dare un’occhiata al suo palmares: campione del mondo assoluto di trota torrente con esche naturali, sul tetto del mondo per ben due volte con la sua squadra di club e con la nazionale azzurra. E poi campione italiano in diverse specialità. Una macchina da guerra che conquista trofei e titoli a ritmo impressionante e, tra l’altro, oltre agli allori mette in bacheca la dedica che la Fipsas, la Federazione italiana pesca e attività subacquee, spesso allega alle sue imprese: «il più giovane campione entrato nell’albo d’oro».
Infatti, Andrea Giganti è alla soglia dei 35 anni. Commerciante, sposato e con due figli (la piccola Adele, 8 anni, ha appena vinto la sua prima gara di pesca) domenica scorsa, sulle acque del torrente Vermigliana a Vermiglio, (provincia autonoma di Trento) ha bissato il titolo di campione italiano a coppie di pesca alla trota con esche artificiali da riva. Con lui l’inseparabile amico Gilberto Colombo a cui ha dedicato un pensiero sui suoi canali social: «Vincere è sempre un’impresa, riconfermarsi è ancor più dura ma ci siamo riusciti. La gara dove la complicità, la strategia e le scelte giuste sono fondamentali.. Gilberto Colombo che non ci sia un due senza un tre?».
Tornando alla gara, infatti, non è stata impresa facile. Lo spiega Giganti: «Se lo scorso anno abbiamo anche sfruttato il fattore sorpresa perché eravamo outsider, quest’anno con il titolo da difendere è stato tutto più difficile perché siamo stati considerati favoriti e questo, nelle competizioni agonistiche, non sempre è un vantaggio».
Sono state due giornate intense. Prima gara il sabato e la successiva e decisiva 24 ore dopo.Cinque turni di pesca per singola prova e classifica generale generata dai piazzamenti ottenuti.
«Non è stato facile. Abbiamo avuto avversari bravi e tecnicamente preparati - dicono Andrea Giganti e Gilberto Colombo, poi, aggiungono con modestia - abbiamo avuto quel pizzico di fortuna che nello sport come nella vita non guasta mai».
Andrea Giganti non ha fatto in tempo a disfare la valigia. Arrivato da Trento ha subito preparato la trasferta di Campobasso dove ieri, domenica 22, erano di scena i campioni del Club azzurro.