Tutti i problemi del rendere visibili i post degli utenti bloccati su X
I social sono diventati, spesso e volentieri, un ambiente tossico. Il teatro di scontri dialettici, minacce, linguaggio dell’odio, derisione, cyberbullismo e altri mali del nuovo Millennio traslati nell’ecosistema digitale. Per questo motivo, moltissime persone hanno in mano una carta che – però – non potranno più utilizzare sulla piattaforma di proprietà di Elon Musk: il blocco utenti su X, infatti, non avrà più gli effetti sperati, visto che anche chi è stato bloccato da noi potrà continuare a vedere cosa pubblichiamo sulla piattaforma. Ed è un enorme problema per i più fragili, coloro i quali avevano trovato in questa soluzione una via d’uscita alle angherie social.
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Come abbiamo spiegato nei nostri precedenti approfondimenti, con il prossimo aggiornamento il blocco utenti su X (da parte di altri utenti) cambierà diametralmente i suoi effetti: chiunque continuerà a vedere cosa pubblichiamo, anche se noi non vorremmo. Certo, non potrà interagire con quei post (né reaction, né repost, né citazioni), ma sarà in grado di realizzare screenshot e avviare una “contesa” dialettica a distanza. Lo ha annunciato lo stesso Elon Musk, con la piattaforma che ha provato a indorare la pillola parlando di iniziativa presa a salvaguardia degli utenti: «Consente di identificare e segnalare qualsiasi potenziale contenuto non valido che in precedenza non potevi visualizzare, salvaguardando sia il tuo account sia l’integrità complessiva della nostra piattaforma».
Blocco utenti su X, i problemi a cui Musk non pensa
Una motivazione reale, ma solo in parte. Soprattutto alla luce della scarsa (per usare un eufemismo, visto che dovremmo definirla “totalmente assente”) moderazione su X, rendere visibili i nostri post anche agli utenti bloccati sulla piattaforma rischia di aggravare gli effetti di dinamiche malate sui social. Basti pensare che molte persone decidono di bloccare determinati profili anche per non leggere contenuti sgradevoli. Basti pensare a chi blocca un utente che lo ha “molestato” digitalmente o ha fatto cyberbullismo. Come si potrà sentire ora che il proprio spazio digitale viene messo alla mercé di tutti per aumentare le visualizzazioni sulla piattaforma? Perché, al netto dei proclami, questo è il vero obiettivo di Musk che deve cercare di tamponare in ogni modo quel business di una piattaforma che continua a segnare un’emorragia nell’utilizzo.
Dunque, gli utenti non sono affatto tutelati da questa ennesima folle mossa di Elon Musk. E allora, perché lo ha fatto? Per tutelare se stesso, il suo business e – soprattutto – per evitare che gli utenti limitino i contenuti sponsorizzati (le inserzioni) e, soprattutto, limitino i contenuti politici. Basti pensare al suo algoritmo che premia continuamente i suoi post issandoli in alto ogni volta che si apre l’applicazione. Con il blocco, l’algoritmo era spacciato. Senza il blocco, ogni utente vedrà i contenuti di Musk. Questo è secondario, però, rispetto alla salute mentale e all’igiene digitale di una piattaforma. Così si “facilitano” le attività di molestatori seriali, stalker e si alimenta il cyberbullismo. Ma il paladino (e auto-proclamatosi martire) della libertà di espressione del pensiero a queste cose non ci ha pensato. Anzi, se ne è completamente disinteressato.
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