ru24.pro
World News in Italian
Сентябрь
2024

Gli insulti razzisti non vengono moderati su X

0

A Elon Musk non interessa nulla degli utenti. Utilizza la spada del “free speech” solo nella speranza che le persone utilizzino la sua piattaforma per dare sfogo ai loro impulsi peggiori. Proprio nel giorno in cui è stato annunciato un enorme – e controverso – cambio di paradigma per quel che riguarda la visibilità dei post anche agli utenti bloccati dagli altri utenti, in Italia è diventato di tendenza un hashtag razzista. E la piattaforma cosa ha fatto per limitarne la diffusione? Assolutamente nulla, come al solito. Perché non è la prima volta che gli hashtag (e i post) razzisti su X non sono oggetto della moderazione (sempre che ci sia ancora un team) da parte del social network.

LEGGI ANCHE > La folle decisione di Musk di rendere il blocco su X (quasi) inutile

Non citeremo l’hashtag in questione, proprio per non alimentarne la condivisione. E non lo faremo neanche nella nostra condivisione sui social, per lo stesso motivo. Possiamo, però, raccontare la genesi di questo razzismo dialettico che sta imperversando – ancora una volta – sulla piattaforma gestita da Elon Musk.

Hashtag razzisti su X, la piattaforma non li censura

La vicenda è molto semplice: un gruppo di utenti ha iniziato a utilizzare questo hashtag nel momento in cui su X è diventato virale l’appello alla raccolta firme sulla cittadinanza. E mentre sulla piattaforma di Stato veniva di gran lunga superata la soglia minima delle 500mila firme, sulla piattaforma migliaia di post (nella maggior parte pubblicati dagli stessi utenti) hanno fatto salire in tendenza questo topic razzista. Mentre Musk e i suoi tecnici restano a guardare. Anche perché l’uomo più ricco del mondo che parla sempre di tutela della libertà di espressione del pensiero, dimentica che anche questa ha un limite: finisce quando viola i diritti degli altri. Come in questo caso.

Dunque, ancora una volta la moderazione (inesistente, lo sappiamo) di X ha fallito su tutta la linea. C’è da fare un appunto, però: parte della visibilità agli hashtag razzisti su X (come in questo caso) deriva dalla condivisone – utilizzando lo stesso hashtag – da parte di chi protesta contro chi utilizza questo hashtag. Una matassa che si dirime solamente ignorando l’esistenza di tutto ciò, senza dare ossigeno alla tendenza. In attesa che la piattaforma decida da che parte stare nella storia.

 

L'articolo Gli insulti razzisti non vengono moderati su X proviene da Giornalettismo.