Il recupero di Rotonda Pancera Confronto con la Soprintendenza
Rotonda Pancera, un recupero importante e delicato in uno degli scorci più suggestivi del centro, sull’asse San Michele-Venezian, a pochi metri dall’Arco di Riccardo. Per questo è in atto un confronto tra Toro costruzioni, che un anno fa ha acquisito l’edificio neoclassico e intende ristrutturarlo a fini residenziali, e la Soprintendenza Fvg.
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L’impresa, che da alcuni mesi ha “ingabbiato” con i ponteggi lo stabile attribuito a Matteo Pertsch, desidera apportare una serie di modifiche all’interno della Rotonda, allo scopo di renderla quanto più possibile funzionale da un punto di vista operativo e commerciale. David Mazzucchi, contitolare della Toro insieme a Diego Pertoldi, vuole ricavarne 28 appartamenti e uno spazio ufficio, oltre a una ventina di posti-auto e una “spa” nello scantinato. Comprendendo l’acquisto, un investimento da 10 milioni di euro.
Bagni, altezza dei solai, chiostrino, ingresso da via Venezian: solo per citare alcuni passaggi da mettere a punto nella riqualificazione, sui quali la Soprintendenza veglia attentamente, interessata alla tutela dell’identità architettonica dell’edificio, costruito attorno al 1806. Per questo palazzo Economo desidera indicazioni precise riguardo gli interventi previsti all’interno. I progetti di ristrutturazione sono stati firmati dall’architetto Mauro Marco, con studio a Latisana, ma sembra di capire che la Soprintendenza gradisca un “supplemento” riguardo la previsione degli assetti interni.
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L’avvio dei lavori attende queste definizioni e l’immobiliare triestina Urban real estate aspetta a sua volta il là al cantiere prima di varare il listino con cui saggiare il mercato. In linea di massima l’intendimento sarebbe di quotare a poco più di 5.000 euro al metro quadrato, gli appartamenti saranno di taglia variabile, dai 60 fino ai 150 metri quadrati.
Una narrazione a parte merita il bonbon della Rotonda, ovvero il secondo piano con l’ampia stanza semi-circolare (che si può immaginare osservando la curvatura dall’esterno) e quella rettangolare, caratterizzate dalla personalità artistica di Giuseppe Lorenzo Gatteri. Difficile trasformarlo in alloggio, la proprietà propende per una destinazione di rappresentanza.
Da valutare con la Soprintendenza anche le fasi di restauro. Toro costruzione pare incline a dare incarichi diversificati tra le facciate esterne, a loro volta contrassegnate dall’opera di Antonio Bosa (statue e bassorilievi), e gli interni. Occorre valutare se palazzo Economo sia d’accordo o ritenga invece preferibile un intervento coordinato.
In settimana i soggetti coinvolti nel recupero della Rotonda, dalla proprietà all’immobiliarista, dovrebbero incontrarsi per raccogliere le idee, con cui presentarsi al tavolo con l’amministrazione dei beni culturali. Dove è necessario un reciproco sforzo di comprensione: l’impresa morde il freno per cominciare, perchè i costi di un cantiere fermo mordono; dal canto suo la Soprintendenza esige che un campione del neoclassico venga trattato con tutti i riguardi nei luoghi di maggiore rilevanza. Auspicabile un risultato equilibrato. Anche a nome della città.