Baby gang in piazza Pola a Treviso: «Una guardia privata al sabato»
«Ho registrato 9 mila euro di danni al plateatico, non se ne può più», racconta Ferdinando Orrico, titolare del Da One in piazza Pola.
«Sto valutando di assumere una guardia giurata per tenere aperto durante i weekend», racconta Alberto Chiorboli titolare della Vetrina del Gusto. «Serve deterrenza, quando torniamo a lavorare il lunedì mattina troviamo il disastro fuori dal locale», spiega sconsolata Luana Torresan dall’Antico Caffè.
Sono queste le testimonianze dei commercianti che lavorano dal lunedì alla domenica in piazza Pola: vandalismo, aggressioni, sporcizia, paura. Sabato scorso l’ennesima aggressione proprio davanti alla libreria Massaro in Piazzetta dei Lombardi: un furto sfociato in pugni e calci contro un ragazzo trevigiano che stava trascorrendo una normalissima giornata in compagnia di amici al Tocai.
«Vedo tanti ragazzini annoiati» – racconta Ferdinando Orrico, che da mesi riprende e segnala sempre tutto alle forze dell’ordine, «hanno aggredito anche la mia compagna, uno schiaffo al volto. La situazione è molto delicata; ci sono queste compagnie di ragazzini che si spostano a gruppi di 15 a volte anche 30 persone, passano a tarda notte, si scagliano contro sedie, tavolini e vasi dei fiori. Fino ad ora avrò registrato all’incirca 9 mila euro di danni al plateatico tra tavolini, sedie e vasi spaccati».
Le sue parole non nascondono lo sconforto per una situazione che rende difficile anche la più semplice mansione quotidiana.
C’è chi si sta organizzando per mettere in sicurezza il proprio lavoro e quello dei propri dipendenti. «La situazione è ingestibile», racconta Alberto Chiorboli, titolare della Vetrina del Gusto, «mi sto informando per attivare un servizio di vigilanza privata durante i weekend perché al momento ho deciso di non lavorare al sabato. Troppo rischioso, bande di ragazzini che non spendono e che rendono insicura la città. Di fatto, al sabato non c’è più lavoro per gli esercenti come me: ho iniziato a lavorare su commissione, ad organizzare eventi. Nuove strategie di vendite per evitare di tenere aperto durante i weekend».
Secondo Alberto Chiorboli, il vero tema, il vero “non detto” è la questione sicurezza: «Non giriamoci tanto intorno, Treviso non è più sicura come un tempo. Dispiace vedere questa città così, e lo dico sia da residente che l’ha vissuta per 32 anni che da commerciante ora costretto a tirare fuori soldi di tasca propria per avere qualche garanzia in più per me e per la mia attività. Siamo costantemente messi sotto pressione da accattoni, baby gang e persone senza fissa dimora».
C’è rabbia e insoddisfazione per le condizioni di lavoro che si registrano anche nei locali del centro durante i fine settimana. In questi termini, piazza Pola starebbe registrando non pochi casi di microcriminalità e vandalismo.
Dall’Antico Caffè, Luana Torresan non ha dubbi: «La situazione è molto delicata. Ormai abbiamo perso il conto di tutte le sedie ed i tavolini rotti. Questi sono danni, non ce ne rendiamo conto. E anche se facciamo pile di sedie per evitare che questi ragazzini se le tirino dietro, prendono il tutto e lo scaraventano a terra».
Come se non bastasse, ogni mattina, bisogna passare a pulire plateatico e piazza. «È un lavoro in più oltre alla normale gestione del locale: bisogna passare a pulire il plateatico e la piazza perché è un cimitero di mozziconi di sigarette, bottiglie vuote, bicchieri e lattine – spiega Luana Torresan – credo si debba iniziare ad attuare fin da subito una qualche forma di deterrenza contro queste compagnie di ragazzini che in gruppo si sentono invincibili»