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Сентябрь
2024

Consiglio regionale, Soranzo eletto vice: «Ringrazio Meloni, lavoro per i veneti»

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Sono stati necessari più di due mesi. Ma, finalmente, sbloccata la “casella” del nuovo assessore al Lavoro e all’Istruzione, da martedì 25 settembre il Consiglio regionale del Veneto torna ad avere un vicepresidente.

I giochi erano fatti ormai da tempo e non ci sono state sorprese. Con 32 voti a favore, 11 non partecipanti e 4 schede bianche, è stato eletto Enoch Soranzo: Fratello d’Italia, padovano di Selvazzano – di cui è stato sindaco due volte –, ex presidente della Provincia, ex capogruppo e attuale coordinatore provinciale per il partito. A proposito, chiederà una deroga, vista l’incompatibilità dell’incarico in FdI con il ruolo di “numero due” al Ferro Fini.

«Un compito importantissimo e molto delicato in una delle cariche più impegnative e complesse all'interno del nostro Consiglio» ha detto il capogruppo Lucas Pavanetto.

Mentre Soranzo ha assunto l’incarico con queste parole: «Ringrazio per il sostegno e la fiducia il mio gruppo e il mio presidente Giorgia Meloni. In questo ruolo, continuerò a ispirarmi ai principi di trasparenza, equità e dialogo».

Di tutt’altro tenore, l’intervento della capogruppo dem Vanessa Camani: «Non ci presteremo a questa mercificazione dei ruoli istituzionali» ha detto, annunciando il “non voto” dei consiglieri di opposizione.

L’elezione, in effetti, è arrivata al culmine di un percorso tutt’altro che lineare, che si è giocato sul crinale degli equilibri di maggioranza, tra Lega e Fratelli d’Italia. La nomina di un nuovo vicepresidente del Consiglio si era resa necessaria dopo il cambiamento di carriera intrapreso da Nicola Finco, diventato sindaco a Bassano.

I Fratelli si erano mossi subito dopo il voto, rivendicando quel posto su cui già avevano messo gli occhi a inizio legislatura. Ma la Lega ne aveva subito arginato le pretese, sostenendo l’intenzione di mantenere per sé l’incarico; salvo poi evidentemente cambiare idea.

Sono seguiti due mesi di stallo, sbloccato martedì, a una settimana dalla nomina di Valeria Mantovan come nuova assessora al Lavoro e all’Istruzione. Le priorità erano chiare fin da subito: prima il cambio in Giunta, poi in Consiglio.