Laver Cup, day 2: l’equilibrio non si spezza. Alcaraz splende e ribatte a Tiafoe. Si va sul 4-4
Da Berlino, il nostro inviato
Giorno nuovo, vita vecchia per la Laver Cup. Dopo il pareggio finale di venerdì, si chiude in parità, sul 4-4, anche la prima sessione del sabato. E come ieri, il primo singolare viene vinto dal Team World, per poi andare subito incontro alla risposta del Team Europe. A un grande Frances Tiafoe ribatte un eccezionale Carlos Alcaraz, domatore di Ben Shelton per vendicare un Daniil Medvedev forse fin troppo sereno in campo grazie all’atmosfera che sembra costantemente rallegrarlo. Il risultato che si è profilato è però un evento quasi storico per la competizione: è infatti solo la seconda volta, dopo il 2022, con tre match a testa vinti nei primi 6 incontri dai due team. Un valzer d’addio per Borg e McEnroe a cui sarebbe stato difficile chiedere di più in termini di equilibrio e spettacolo. E una Uber Arena piena in ogni ordine di posto con applausi scroscianti e pubblico entusiasta ne è un’ottima conferma.
F. Tiafoe (Team World) b. D. Medvedev (Team Europe) 3-6 6-4 [10-5]
Non è uno abituato a reverenze, Frances Tiafoe, e alla Laver Cup in passato lo ha dimostrato. E lo conferma nel match odierno contro Daniil Medvedev, mettendo subito in campo un gioco spregiudicato nonostante abbia sempre perso contro il russo, e si trovi su una superficie dove l’avversario rende benissimo. La tattica sembra però pagare, visto che è il primo ad arrivare a palla break nel quarto game. Il n.5 al mondo ha però la giusta freddezza prima per annullarla e poi per strappare lui il servizio all’americano, spostando spesso lo scambio sul rovescio. E dal lato sinistro la differenza di cilindrata, specie quando lo scambio si allunga, diventa un imponente ostacolo. Infine un servizio non propriamente eccellente completa il pacchetto che vale il primo set per il Team Europe in 39 minuti deluxe di Medvedev, bravo a salire in risposta e a produrre gioco anche con il dritto, che fa molto male come dimostra un ultimo game diretto dal russo.
Nel secondo parziale il livello di tennis si mantiene costante, ma con una piccola variabile: sale quello di Tiafoe. L’americano, approfittando di un Medvedev falloso e meno incisivo nello scambio, trova un immediato break che gli permette di tenere il pallino del gioco e stare in campo rilassato mettendo in scena anche giocate da mandare in visibilio il pubblico. Va inoltre notato l’estremo attaccamento tra i vari membri del Team World, ben incarnato dall’accorrere dei giocatori verso la panchina di Frances prima di servire per il set. E un decimo game magistrale, con il bonus di un paio di punti per niente banali, consegna al pubblico il primo match tie-break del weekend. E lì emerge il meglio del tennis di Tiafoe, tra accelerazioni di dritto poderose e variazioni che suscitano al massimo l’entusiasmo del pubblico. Certo, Medvedev non si esprime al meglio in questa ultima curva, e l’americano è bravo a sfruttare il momento a suo favore, trovando un preciso passante di rovescio che smaschera un’avventata discesa a rete del russo regalando due punti di vantaggio al Resto del Mondo.
C. Alcaraz (Team Europe) b. B. Shelton (Team World) 6-4 6-4 (Lorenzo Celenza)
I tennisti prima dell’inizio della Laver Cup sono stati chiari: è una competizione da prendere sul serio. Alcaraz e Shelton hanno sicuramente rispettato quanto detto, riuscendo a dare grande spettacolo al pubblico sugli spalti, con lo spagnolo in cattedra sin da subito, vincendo un game complicatissimo. I due danno vita a scambi prolungati e di grande pregevolezza, facendo divertire il pubblico di Berlino. C’è grande equilibrio in campo e si arriva sul risultato di 2-2. Alcaraz nel quinto game conquista le prime due palle break della sfida, ma un solido Shelton riesce ad annullarle entrambe. La stessa situazione si presenta due game dopo: questa volta – dopo ben 11’ – lo spagnolo riesce a strappare il break allo statunitense, prendendo il via libera verso la vittoria del set. Infatti, la prima frazione si conclude 6-4.
Nel secondo parziale Alcaraz alza il livello di gioco per volare via rapidamente, sfruttando qualche incertezza di Shelton derivante dal settimo game del primo set. Da quel momento in poi infatti l’inerzia si è completamente spostata dalla parte di Alcaraz che ha alzato il suo. In apertura della seconda frazione lo spagnolo trova subito il break grazie a uno spettacolare rovescio su una gamba. La strategia tattica di Shelton rimane sempre la stessa: provare ad essere aggressivo e giocare vicino alla rete. Tuttavia, molto spesso questa strategia non ripaga. Alcaraz è molto bravo e soprattutto versatile nel giocare ogni volta colpi differenti che mettono lo statunitense alle strette. Shelton inizia a calare di intensità e i suoi colpi sono imprecisi. Come successo nella prima frazione, Carlos ripete 6-4 e vince il match.