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Сентябрь
2024

Dal Togo all’Italia per fare il casaro, la storia di Salifou

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Giovani casari e migranti diventati tecnologi alimentari, uniti dalla passione per l’arte casearia, sono stati i protagonisti del convegno "L’Arte del Caciolaio tra sorte e fortuna: l’eredità di Francesco Gera da Conegliano e il futuro dei moderni casari".

L’evento, ospitato nella storica Villa Gera e organizzato dalla Latteria Perenzin, ha visto la partecipazione di illustri ospiti ed esperti del settore.

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Carlo Piccoli, fondatore dell'Accademia Internazionale dell’Arte Casearia, ha sottolineato come il mestiere del casaro non sia affatto in declino. Con oltre 2.000 allievi provenienti da tutto il mondo, Piccoli ha evidenziato il crescente interesse dei giovani verso l’arte di trasformare il latte in formaggi pregiati.

Anche Alessandro Sensidoni, docente universitario in tecnologie alimentari, ha parlato del futuro dei formaggi, enfatizzando l'importanza di una "intelligenza alimentare" che soddisfi le crescenti esigenze di qualità nutrizionale e benessere.

La storia di Salifou

Emozionante è stata la testimonianza di Salifou, un giovane arrivato in Italia dal Togo, che ha realizzato il sogno di lavorare come tecnologo alimentare in un grande caseificio friulano. La sua storia è un esempio di come il settore caseario possa offrire opportunità di integrazione e successo personale.

Il convegno non ha trascurato le radici storiche della produzione casearia, come ha raccontato Emanuela Perenzin, maître fromager e titolare della Latteria Perenzin, ricordando un passato in cui la raccolta del latte avveniva in condizioni molto diverse da quelle odierne.

L’evento si è concluso con una degustazione di formaggi della Latteria Perenzin e del liquore Farfalla Rossa 1838, una creazione di Nicolò Gera basata su un’antica ricetta di famiglia, che ha aggiunto un tocco di tradizione a una serata dedicata al futuro dell'arte casearia.