ru24.pro
World News in Italian
Сентябрь
2024

A Treviso il raduno nazionale degli autieri tra storia e volontariato

0

Una grande e gloriosa cerimonia tra memoria, folclore e innovazione, domenica mattina, 15 settembre, in piazza Vittoria. Il trentunesimo raduno nazionale degli autieri d’Italia Anai, che ha portato a Treviso oltre un migliaio di persone, è iniziato con l’afflusso e lo schieramento del reparto in armi con bandiera di guerra e della banda dell’arma trasporti e materiali Tramat, sulle note della storica marcia d’ordinanza del servizio automobilistico.

Un inno solenne e patriottico, che esalta le gesta eroiche degli autieri durante la Grande guerra.

L’Anai è nata al termine del primo conflitto mondiale quando, nel 1918, un gruppo di medici automobilisti decisero di fondare un’associazione che li rappresentasse. Così, nel 1921 a Milano, costituirono l’Associazione nazionale automobilisti in congedo. L’attività dell’associazione continuò sino allo scoppio della seconda guerra mondiale. Nel 1946, terminato il conflitto e ripreso il lavoro del sodalizio, i reduci si incontrarono e gettarono le basi per ricostituire l’associazione.

[[ge:gnn:tribunatreviso:14636200]]

Nel 1952, dalle ceneri dell’Associazione automobilisti in congedo con l’associazione Autieri d’Italia, viene costituita l’Associazione nazionale autieri d’Italia.

Da allora l’associazione è sempre stata attiva e partecipe nelle vicende della vita nazionale, svolgendo anche attività di sicurezza stradale, addestramento automobilistico e volontariato per la protezione civile.

La cerimonia continua con la lettura da parte di un oratore del discorso del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha ribadito la tradizione e il valore che hanno contraddistinto le forze armate, rivolgendo un pensiero ai caduti della Tramati.

Poi, il pensiero del ministro della difesa Guido Crosetto, che descrive la manifestazione come «bene eccezionale nel tenere vive le gloriose tradizioni di un corpo che ha scritto pagine memorabili e indelebili della storia del nostro paese». Crosetto ha sottolineato l’importanza del valore morale nel custodire il ricordo, con un accenno storico sulla battaglia degli altipiani del 1916 in cui gli autieri furono di supporto fondamentale per arrestare l’offensiva austriaca, trasportando migliaia di soldati dal fronte dell’Isonzo a quello lontano del Trentino.

Ha preso poi parola il capo di Stato maggiore dell’Esercito generale del corpo d’armata Carmine Masiello, sottolineando l’importanza del sacrificio e del coraggio dimostrato dagli Autieri nel corso della storia: «Il loro contributo non si esaurisce nei campi di battaglia, ma continua tutt’oggi, rappresentando un esempio di dedizione e spirito di servizio».

Un raduno sentito e molto partecipato, che si è svolto grazie al supporto della Città di Treviso, dell’Arma trasporti e materiali, dei collaboratori che hanno contribuito alla realizzazione del raduno, e la protezione civile Anai per gli aspetti relativi alla sicurezza e alla gestione delle emergenze. Il raduno è stato un inchino collettivo per raccogliere la memoria e l’eredità degli autieri, custodi di principi fondamentali e tradizioni illustri, rappresentando un legame profondo con la nostra storia e la nostra identità.

Gli autieri, custodi di tradizioni storiche e valori profondi, hanno ricoperto un ruolo fondamentale nella storia del Paese nel corso dell’ultimo secolo con grande passione e determinazione, come celebra in loro motto “fervent rotae fervent animi” (ardono le ruote, ardono gli animi). Tra gli interventi anche quelli del presidente della Regione, Luca Zaia, del presidente Anai, tenente generale Gerardo Restaino, e del sindaco Mario Conte, che hanno sottolineato l’impegno civile degli autieri.