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Сентябрь
2024

Tagliapietra, l’uomo che sussurra al vetro

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I novant’anni di Lino Tagliapietra - compiuti circa un mese fa- festeggiati da oggi al 15 dicembre con una mostra di sue opere e di artisti del vetro a lui vicini nella Fondazione a Murano (in Fondamenta Serenella) che porta il suo nome.

Un tributo a questo grande maestro vetrario ancora instancabile, che dopo aver spostato oltreoceano, negli Stati Uniti, il fulcro della sua attività, dove ha ottenuto il riconoscimento internazionale che Venezia tardava a conferirgli, è tornato a casa.

C'è in Lino Tagliapietra, erede della grande tradizione vetraria muranese rivisitata, accanto alla capacità di coniugare con impareggiabile raffinatezza le infinite possibilità espressive e cromatiche del vetro soffiato, anche l'alito di una libertà creativa che si è sviluppata anche attraverso l'impatto che ha avuto sul suo linguaggio l'esperienza con quel movimento artistico internazionale - sviluppato soprattutto negli Stati Uniti noto come Studio Glass - che affranca il vetro da ogni esigenza funzionale, per affidarlo ai territori della libera ricerca artistica e formale, senza vincoli di alcun tipo.

Una libertà creativa che Tagliapietra ha pienamente acquistato solo dal 1993, quando - diviso tra Murano e Seattle - ha iniziato a fare vetro solo per sé stesso, e non anche «interpretando» i desiderata di artisti come Andries Dirk Copier e Dale Chihuly. Ora appunto questo mostra intitolata “Lino and Friends”, dedicata non solo a lui ma anche ad alcuni artisti del vetro con i quali ha condiviso un percorso di vita, un progetto, oppure vissuto per lungo tempo la quotidianità del lavoro in fornace. Sono Spacal, , Baracco e Margonari, Andreis Copier, Francesco Ongaro,Dale Chihuly, Dan Dailey, Benjamin Moore, Richard Marquis, Stephen Rolfe Powell, David Walters. Nancy Callan, Jennifer Elek, John Kiley, Dante Marioni, Martin Blank, Preston Singletary, Hanneke Fokkelman, William Gudenrath e Richard Royal.

Inizia a lavorare all’età di 11 anni, come “garzonetto”, presso la vetreria Archimede Seguso dove rimarrà fino al 1955, anno in cui segue il fratello Silvano alla Vetreria Galliano Ferro. In questa fornace salirà tutti i gradi gerarchici, tipici delle fornaci muranesi, fino a diventare nel 1956 assistente maestro e poi nel 1957 primo maestro. Per poco più di un anno, dal 1966 al 1968, lavorerà presso la vetreria Venini.

Alla fine del 1968 verrà assunto dalla società “La Murrina” dove, per la prima volta, non sarà solo esecutore ma anche ideatore di alcuni tra i più rappresentativi oggetti. Ma è solo alla fine degli anni Ottanta che diventa un artista indipendente con un proprio studio a Murano e inizia una serie di collaborazioni anche internazionali.Nel 2020 assieme alla sua famiglia crea la “ Fondazione Lino Tagliapietra” con lo scopo di preservare la sua storia artistica e culturale con una selezione di opere create nel corso della sua lunga carriera.

Sebbene nel 2021 Lino abbia annunciato la propria decisione di ritirarsi dal lavoro in fornace,è ancora attivo nella ricerca, nella sperimentazione e nella creazione di opere uniche. Inoltre, è sempre disponibile ad incontrare e condividere le sue prospettive con studenti, artisti e appassionati di vetro, come ha fatto per tutta la sua vita.