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Сентябрь
2024

MaQui di Alice Battuello racconta il Canavese: «E’ dove ho scelto di restare»

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RIVAROLO CANAVESE

La definisce una «rubrichetta di cose canavesane che le piacciono e che vale la pena raccontare», ma sin dai suoi primi post di qualche mese fa, esattamente inizio giugno, quando ha dato vita a questo profilo Instagram, si capisce che dietro c’è un lavoro accurato e ben pensato.

Lei è Alice Battuello, 30 anni, vive a Rivarolo Canavese e si occupa di marketing, comunicazione ed eventi in un'azienda canavesana sita in Bairo esperta in visione artificiale e marcatura e il suo profilo “MaQui” parte da un problema concreto che lei stessa riscontra quotidianamente in azienda: la poca attrattività del territorio in cui viviamo e lavoriamo: il Canavese. «Attrarre persone che abbiano voglia di venire a lavorare a Bairo, per esempio, è difficilissimo - racconta - un neo laureato in ingegneria meccanica o informatica, dovrebbe morire dalla voglia di venire a lavorare nella nostra azienda visto il core-business e il welfare … ma non lo fa». E ci spiega anche il perché... “cosa c'è in Canavese di tanto interessante da convincerlo a venire?”. È da questo assunto che nasce la pagina Instagram, per provare appunto, a dimostrare, che anche qui in Canavese, ci sono cose belle da fare, assaggiare, scoprire e comprare. Nella descrizione di profilo dice di voler parlare a tutti quelli come lei».

Ma come definirebbe una come lei?

«Per “Quelli come me” intendo i nati e cresciuti in Canavese, che hanno scelto di restarci e costruire qui il loro futuro. Quelli che magari si sono domandati più di una volta se fosse davvero il posto giusto per vivere e si sono risposti con i fatti. Quelli che come me hanno avuto il privilegio e la possibilità di scegliere se andare o restare e hanno optato per la seconda».

Ha inoltre affermato, in uno dei suoi post, che si "fida solo della sua pancia" ma quali solo i criteri selettivi di scelta di un post su un luogo o un ristorante canavesano ad esempio?

«Beh racconto di posti che mi piacciono, che rappresentano momenti significativi della mia vita (la piatta al lago Sirio a Chiaverano, ad esempio, che mi ricorda il periodo del liceo oppure le domeniche mattina al pian delle Nere a vedere i narcisi), ma soprattutto parlo di realtà fatte di persone che definirei "audaci" per aver trovato il modo di “rispolverare" la loro realtà di famiglia con una chiave comunicativa forte e apprezzabile (mi riferisco a Belmonte gastronomia o a Cinema Margherita) o ancora, racconto di chi ha scelto un business difficile ma sostenibile nel nostro territorio (Fiorcolto, Tucamangè, Ortobun)».

Più in generale, quindi, lei parla di eccellenze nel territorio, persone o luoghi che siano, che meritano una visibilità. Ma quanto si dedica a questa ricerca e scrittura?

«Non quantifico il tempo che dedico a MaQui. La ricerca nasce spontaneamente dal vissuto e scrivere mi piace e lo faccio con facilità, la sera sul divano ad esempi È chiaro che per le interviste si richiede un tempo differente ma credo ne valga la pena».

Le capita mai di affrontare anche gli aspetti negativi del Canavese?

«Quali siano le negatività del territorio non me lo domando più da più di un anno, da quando sono diventata mamma, perché ora apprezzo molto di più questa dimensione in cui ho dei saldi punti di riferimento, le vie in cui passeggiare, il mare e le montagne vicine, la mia rete, la mia casa».

Un profilo pieno di positività quindi ma, una volta creato il contenuto, lo condivide con chi è raccontato o preferisce un effetto sorpresa?

«Beh… All’inizio non si sapeva neanche chi fosse l’ autrice dei post e quindi l’effetto sorpresa era assicurato ma ad alcuni mando una bozza prima della pubblicazione, anche se accade raramente».

Il posto del cuore per una canavesana critica come lei?

«Senza ombra di dubbio Rivarolo. Ma ci prendono in giro proprio per questo spiccato senso di appartenenza. Per citare Spritz “A Rivarolo abbiamo tutto e bon”».

Vuole definire i canavesani in tre parole ?

«Resilienti, audaci e ottimisti».

Per continuare a seguire i consigli di Alice (o per cominciare a seguirla) ecco la pagina Instagram : maqui_canavese.