Ad Hollywood c’è crisi di idee: in Italia si punta tutto sui grandi classici del cinema
AAA cercasi nuove idee in quel di Hollywood. Dopo lo straordinario successo del Barbenheimer, vero e proprio fenomeno culturale creatosi in occasione della distribuzione simultanea dei due film Barbie e Oppenheimer nel luglio 2023, Hollywood ha invertito la rotta ed è tornata ad affidarsi all'usato sicuro: il cinema e la tv infatti stanno seguendo un modello che si basa sullo sfruttamento degli sceneggiatori e che esclude le idee più originali.
La grande lezione imparata a luglio 2023 è che il pubblico ha ancora voglia di nuove storie e che per vedere film originali è disposto anche a riempire le sale tra luglio e agosto. Il Barbenheimer, oltre ad essersi imposto come un fenomeno commerciale unico nel suo genere, ha infatti posto di nuovo l’attenzione mondiale su film che non sono ispirati a IP cinematografiche assodate, ma che propongono nuove storie.
Basta anche solo dare uno sguardo ai risultati ottenuti al botteghino nel 2023, con Barbie che ha incassato $1.45 miliardi di dollari, The Super Mario Bros. Movie (film legato ad una IP assodata ma non appartenente ad una saga già lanciata al cinema) ha seguito a ruota con $1.3 e Oppenheimer di Christopher Nolan ha chiuso il podio con $974 milioni. Ma il resto della top 10 mondiale è stato quasi interamente dominato da sequel, threequel, remake o prequel, e questa tendenza continua ad andare avanti, con un 2024 all’insegna quasi esclusiva dei sequel.
«L’estate scorsa (2023) ha dimostrato che i film basati su nuove idee, se sono validi, possono avere un grande successo – ha dichiarato al Wall Street Journal Patrick Whitesell, uno dei principali agenti di Hollywood e presidente esecutivo della società di intrattenimento Endeavor – Credo che gli studios sappiano di dover fare grandi e coraggiosi passi avanti, ma ci vuole un po’ di tempo per passare a questo approccio».
Anche George Lucas, regista e creatore dell’universo di Star Wars, ha espresso la sua opinione sullo status attuale dell’industria cinematografica e, in particolar modo, sul futuro del cinema hollywoodiano: «Sarà la stessa cosa di adesso. Quello che succede adesso, e succede in streaming con probabilmente più funzionalità, ma in pratica, è la stessa cosa: nessuno sa più cosa fare. Le storie che raccontano sono semplicemente vecchie. ‘Facciamo un sequel, facciamo un’altra versione di questo film’. E non è solo nei film, ma in quasi tutto, non c’è quasi più nessuna idea originale». E a farne le spese sono anche gli spettatori
È chiaro dunque che l'industria cinematografica è in crisi da tempo. Per sopperire al vuoto di idee, molti cinema italiani danno il via ad iniziative volte a incrementare il flusso di spettatori nella speranza di un ritorno sempre più massiccio nelle sale. E così, si passa da biglietti scontati (dal 15 al 19 settembre torna l'iniziativa Cinema in Festa: per cinque giorni, in più di 2.000 sale cinematografiche di tutta Italia, è possibile guardare i film in programmazione pagando il biglietto poco più di 3€), a una rivisitazione della programmazione nella quale si punta tutto sulla riproposta di grandi classici che hanno fatto la storia del cinema. Capolavori di ogni tempo e senza tempo che tornano ad essere prime visioni: perché è solo la visione condivisa davanti a un grande schermo che può recuperare, di questi film, l’autentica bellezza visiva, l’emozione, e tutto il divertimento, il piacere, il brivido...
Si parte con il capolavoro con cui Sergio Leone ha riscritto la storia del western 60 anni fa. Ora, la Cineteca di Bologna, con il suo progetto 'Il Cinema Ritrovato. Al cinema', riporta in sala dal 16 settembre Per un pugno di dollari, capolavoro spaghetti western e primo capitolo della cosiddetta “Trilogia del dollaro”, nella versione restaurata in 4K dalla stessa Cineteca di Bologna, Unidis Jolly Film, The Film Foundation, Hollywood Foreign Press Association. E lo fa in accoppiata con il film al quale Sergio Leone si ispirò, Yojimbo-La sfida del samurai di Akira Kurosawa, in sala dal 23 settembre, anch'esso in versione restaurata.
«Il 12 settembre ricorrono i 60 anni dalla prima proiezione, al Supercinema di Firenze, di quello che avrebbe dovuto essere solo un film di serie C, firmato da uno sconosciuto Bob Robertson e che, invece, è diventato un monumento della storia del cinema», ricorda il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli. «Per un pugno di dollari - prosegue Farinelli - si conquistò, giorno dopo giorno, un pubblico vastissimo, impose un genere, lo spaghetti western, che avrebbe fatto diventare l'industria cinematografica italiana la seconda al mondo».
Sempre nell'ambito del progetto 'Il Cinema Ritrovato. Al cinema', da ottobre a maggio, ancora grandi film su grande schermo. Saranno disponibili cinque capolavori con Marcello Mastroianni per il centenario della nascita (da La dolce vita a I soliti ignoti), per Halloween uscirà Carrie di Brian De Palma, a novembre Paris, Texas di Wim Wenders, a gennaio un grande omaggio ad Akira Kurosawa con I sette samurai e la disponibilità di altri suoi capolavori (Vivere, Cane randagio, Sanjuro), a febbraio M.A.S.H. di Robert Altman con l'appena deceduto Donald Sutherland, a marzo L'angelo azzurro con Marlène Dietrich. E ad aprile gran finale con un capolavoro "teorico" del thriller come L'occhio che uccide di Michael Powell.
Mentre dal 23 al 25 settembre, in occasione del suo 50° anniversario, arriverà nelle sale il cult movie Non aprite quella porta. Per celebrare al meglio la ricorrenza, il pubblico italiano maggiorenne potrà ammirare il capostipite dello slasher, che ha riscritto il genere horror, per la prima volta al cinema in 4K con una versione originale sottotitolata della Director’s Cut, risultato di un pregiato lavoro di restauro supervisionato dallo stesso regista Tobe Hooper.