Sergio Alfieri, il medico del Papa, accusato di falso in atto pubblico: “In 29 casi i registri lo davano in sala operatoria ma era altrove”
In almeno 29 casi tra 2022 e 2024 è risultato assente dal Policlinico Gemelli durante interventi chirurgici a cui, stando ai registri, aveva partecipato. È quanto hanno scoperto gli inquirenti indagando sul chirurgo Sergio Alfieri, noto per aver operato Papa Francesco. Incrociando i dati del badge del professore con i suoi tabulati telefonici, è emerso che in alcuni casi non si trovava neanche nella Capitale. Ma era a Siena, Milano e Grosseto, secondo quanto riportato da Repubblica.
L’accusa che pende nei suoi confronti – si è appena chiusa la fase preliminare dell’inchiesta – è di falso in atto pubblico. Le indagini sono state avviate dopo una denuncia presentata nel febbraio 2023 da una paziente operata da un altro medico. A quel punto il Reparto operativo del comando carabinieri per la tutela della salute ha iniziato ad indagare.
Questa storia era ormai sulla bocca di tutti, dai pazienti al personale sanitario. In 16 occasioni Alfieri ha potuto perfino contare sull’aiuto di diversi colleghi che hanno contribuito a falsificare i registri o non hanno segnalato la falsificazione. Nelle indagini della pm Alessia Miele – scrive La Repubblica – sono infatti coinvolti altri chirurghi: Davide de Sio, Claudio Fiorillo, Fabio Longo, Roberta Menghi, Valerio Papa e Fausto Rosa. Secondo quanto è emerso, al Gemelli veniva applicato un sistema volto ad eludere la legge sanitaria che prevede una certa proporzione tra il numero di interventi da fare nel pubblico e quelli da effettuare in privato per cui il medico percepisce un compenso.
In tal senso, riporta il quotidiano, sono stati riscontrati diversi casi. Il 10 ottobre 2022 nel registro della sala operatoria del Gemelli Alfieri risulta essere il primo operatore sanitario in un intervento effettuato dalle 9.42 alle 10.36. Dalle 10.00 alle 11.00 il professore risulta però relatore del convegno “Colon retto uno sguardo al futuro” all’Hotel Hilton Cavalieri nel quartiere della Balduina per il congresso della Società italiana di chirurgia. Il compenso comunque ricevuto per l’intervento è di 1350 euro. Il 5 dicembre 2022 nel registro della sala operatoria del Gemelli, il professore risulta essere ancora il primo operatore sanitario in un intervento effettuato dalle 14.09 alle 15.14. I tabulati del chirurgo lo collocano però tra Trastevere e Piazza Venezia tra le 13.02 e le 16.53. Il compenso ricevuto per l’intervento è di 4200 euro.
Al momento il legale di Alfieri, Carlo Bonzano, ha rilasciato una dichiarazione: “Ad oggi abbiamo ricevuto soltanto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari ed immediatamente richiesto copia integrale degli atti di indagine, che tuttavia non ci è ancora stata fornita. Avremo presto modo di confrontarci con l’Autorità giudiziaria nel consueto spirito di piena e leale collaborazione e nella assoluta convinzione che il professor Alfieri e la sua equipe non abbiano mai commesso alcun falso“.
Il chirurgo, grazie alla fiducia conquistata dal Pontefice, si è inserito con grande facilità nel Cda della Fondazione Policlinico Gemelli e nella Consulta vaticana per la sanità.
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