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Сентябрь
2024

Stop agli smartphone in classe. Nelle scuole di Padova partono i controlli

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La nuova normativa ministeriale che vieta l’uso dei telefonini nelle scuole elementari e medie è realtà in tutti gli istituti comprensivi della città e della provincia.

Il primo esempio concreto di applicazione della regola arriva dall’Undicesimo comprensivo “Vivaldi” (1.100 allievi), dove la preside reggente Concetta Ferrara, diventata titolare al Nono Ic, ha ricordato la norma dettata dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara già durante il suo saluto di inizio anno scolastico.

Questo il testo inviato ai ragazzi e alle loro famiglie: «La preside, i docenti e tutto il personale dell’Undicesimo Ic augurano ai propri alunni un sereno e proficuo anno scolastico. Si ricorda che da quest’anno saranno rafforzati i controlli relativi all’uso degli smartphone in classe. Pertanto s’invitano i signori genitori a controllare che i propri figli non portino a scuola cellulari o altri analoghi devices».

I controlli

Verifiche sul rispetto della regola potranno essere effettuate fin dai primi giorni di scuola dai collaboratori e dagli stessi docenti. E saranno più capillari e continui rispetto all’anno scorso, quando non era ancora entrata in vigore la circolare del ministro.

«Ogni volta che all’interno dei miei plessi sarà individuato un telefonino in classe, sarà subito sequestrato e portato in presidenza», spiega Concetta Ferrara. «Sarà poi mio compito contattare i genitori e farli venire a scuola a recuperare il cellulare, beccandosi naturalmente la mia ramanzina per non aver controllato che il figlio non portasse a scuola il telefonino».

«Regola giusta»

Per la preside, il provvedimento di Valditara è giusto e va fatto rispettare. «Solo in questo modo i ragazzini poco educati smetteranno di fare le foto ai docenti mentre prestano servizio per poi magari postarli anche su Tik Tok», sostiene Ferrara. «Solo così si possono evitare anche tanti casi di bullismo e di cyberbullismo che, purtroppo, si verificano in molte scuole».

Naturalmente il messaggio della dirigente sarà esteso anche ai 1.400 alunni del Nono IC, dove la Ferrara è titolare e dove da quest’anno ha la competenza anche sulla media Ruzzante e sulle primarie Della Vittoria e Don Bosco dopo che, in base al dimensionamento territoriale deciso dalla Regione, in città sono stati cancellati sia il Quarto Ic Rosmini, all’Arcella, dov’era preside Chiara Lusini, sia il Dodicesimo, in zona ovest della città, dov’era dirigente Simona Rossi.

Ma Ferrara, come ci si poteva aspettare, non è l’unica preside favorevole alla nuova norma sugli smartphone. Interpellati dal nostro giornale nelle scorse settimane, quasi tutti i presidi si sono detti favorevoli, con i dovuti distinguo tra di loro, al divieto di portare a scuola i telefonini. Tra questi anche Andrea Muto, titolare al Severi e reggente al Secondo Ic e Giuseppe Turetta, titolare al Calvi e reggente all’Ic di Monte Galdella.