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Сентябрь
2024

Ecco il Memoriale dell’Antartide ricostruito a scuola: fu distrutto nel ’75

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Nasce a Cervignano il Comitato per salvare il Mavi, ovvero il Memoriale dell’Antartide di rilevanza nazionale e internazionale, realizzato nell’area espositiva costruita nel giardino dell’istituto Malignani di Cervignano, inaugurato il 25 maggio 2018 e poi gradualmente abbandonato.

Si tratta della ricostruzione a distanza delle rovine della prima base di ricerca scientifica italiana del Memoriale dell’Antartide “Valle Italia”, realizzata nel 1975 da Renato Cepparo durante una spedizione scientifica.

L’avamposto italiano in Antartide fu distrutto dalla Marina militare argentina otto mesi dopo la sua costruzione ma, grazie alla sua presenza, l’Italia aderì al Trattato Antartico cinque anni dopo.

Il sito realizzato a Cervignano è composto da una parte esterna e da un’area al coperto, che costituisce un centro di documentazione, studi e ricerca dove è presente una mostra permanente sulla Valle Italia e sulla base, ancora da ultimare.

La stazione di ricerca Giacomo Bove fu distrutta ma gli studenti cervignanesi, guidati dal professor Julius Fabbri, docente di Scienze al liceo Einstein nonché presidente dell’Associazione Adri – Antartica di Trieste e ideatore del progetto, la realizzarono grazie anche al patrocinio del ministero MiBact, del Club Unesco di Udine, del Fai di Trieste, degli alpini (Ana), dei marinai (Anmi) e della Protezione civile, dai Radioamatori, dalla Società geografica italiana e molti altri, e dal Comune di Cervignano, con il sostegno anche tanti genitori.

Nel sito didattico e commemorativo sono presenti un olivo, simbolo della pace, e una serie di bandiere dei Paesi coinvolti nella vicenda storica. Il nuovo “Memoriale nazionale di Cervignano” era l’unico caso italiano di conservazione ex situ di un’area italiana in Antartide.

Il progetto non aveva ricevuto finanziamenti pubblici. Gli unici capitali utilizzati erano privati, personali o provenienti da qualche mecenate.

Il Mavi nel 2018 fu inserito dal Fai quale “luogo del cuore”, ottenendo quasi tremila voti. Ora il professor Fabbri chiama a raccolta esploratori e loro discendenti, marinai, alpini, allievi, cittadini, imprenditori, simpatizzanti, politici e ricercatori, associazioni partner e patrocinatori, «contiamoci – dice –, ritornando a essere le migliaia che eravamo nel 2018, quando il Mavi era stato addirittura menzionato al Trattato Antartico, quel Mavi che ora rischia di degradarsi nell’incuria e nell’abbandono (come i veri resti Antartici) proprio in vista del 50º anniversario della base Giacomo Bove, e in concomitanza con la 47ª riunione del Trattato Antartico del maggio 2025 a Milano».

Il nuovo polo educativo era stato presentato in Svizzera al congresso internazionale Polar18 di Davos. Il Memoriale era presentato anche al Museo archeologico di Napoli nell’ambito di un concorso nazionale Une.

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