Caporalato e lavoro nero in Oltrepo e Lomellina, cinque imprenditori denunciati e 140mila euro di multa

PAVIA. Caporalato e lavoro nero nel settore del riso e del vino in Lomellina e Oltrepo: i carabinieri di Pavia, Stradella, Vigevano e Voghera, congiuntamente a personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Pavia hanno denunciato cinque imprenditori e comminato sanzioni per 140mila euro in tutto.

A partire da agosto sono state verificate 36 posizioni lavorative nel quadro di una campagna nazionale promossa dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri sul contrasto al caporalato.

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Il sistema del “caporalato” fa riferimento a forme illegali di intermediazione, reclutamento ed organizzazione della manodopera. Si tratta di un meccanismo che si insinua tra domanda e offerta di lavoro, soprattutto quando si parla di soggetti vulnerabili come migranti, donne e minori e si traduce spesso in violazione dei diritti umani e dei diritti fondamentali sul lavoro. Inoltre far lavorare uno straniero senza contratto, significa non solo risparmiare sui contributi e sugli stipendi, ma anche condannarlo a non poter mai emergere dalla situazione di irregolarità.

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All’esito degli accertamenti, sono stati denunciati 5 titolari di altrettante aziende, rilevate 6 posizioni lavorative non in regola con le norme sulla sicurezza e 11 totalmente in “nero”: sono dunque state elevate sanzioni amministrative per un importo totale di circa 140.000 euro.

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