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Сентябрь
2024

Obiettivo europei su strada per Jonathan Milan, la nazionale lavora per lui

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Nel Limburgo in Belgio il meteo dice che domenica 15 settembre farà fresco e non pioverà. L’ipotesi più probabile è il sole.

E spera di vedere sereno, azzurro, alla fine della gara dei pro l’Italbici. Che, in un momento di transizione-crisi, su un percorso da classica veloce, punta molto, per non dire tutto, su Jonathan Milan.

Stagione super

L’olimpionico di Tokyo 2021 ha 23 anni. Friulano della Lidl Trek quest’anno ha vinto 11 corse, quasi tutte World Tour, tra cui due tappe alla Tirreno, tre al Giro, due al Renewi Tour, due settimane fa in Belgio.

Denominatore comune: volate. Di potenza. Paragonano questo ragazzone di 1.95 di altezza e 87 kg cresciuto a Buja, a Mario Cipollini o Marcel Kittel.

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Perché il corridore della Lidl Trek è in grado di mixare la potenza del velocista alla resistenza dell’inseguitore, visto che col quartetto vola sui 4 km e nell’individuale ha nelle gambe i 4 minuti.

Con una squadra votata ai suoi sprint ha cominciato a vincere a raffica.

Nell’Italbici in cerca del dopo Nibali sulle salite e grandi Giri e con Filippo Ganna che ha biosgno di riposo è Jonny il faro dell’Italia del pedale.

Ha vinto 11 gare delle 16 di tutti gli azzurri. È l’unico italiano quest’anno ad aver vinto una gara World Tour fuori dai confini.

Con i suoi quasi 2 mila watt nelle gambe domenica nessuno vuole averlo vicino allo sprint. Domenica ad Amburgo, è rimasto chiuso ai 200 metri dall’arrivo altrimenti avrebbe vinto.

Tattica

Lui, che ha raggiunto giovedì 12 settembre il Belgio ostenta tranquillità. «Voglio fare una grande gara e sto bene». Il ct Daniele Bennati gli ha cucito una squadra su misura attorno. «Jonny stia tranquillo l’Italia è forte e farà di tutto per pilotarlo e lanciarlo in volata».

L’ultimo Ct che disse parole simili fu il compianto ct Franco Ballerini a Cipollini prima del Mondiale di Zolder nel 2002.

Il percorso? Nei 222 km ci sono due muri oltre a tratti in pavé. Il neocampione d’Europa a crono Edoardo Affini, Davide Ballerini, Mattia Cattaneo, Simone Consonni, Jacopo Mosca, Matteo Trentin e Mirco Maestri, che ha sostituito in extremis Andrea Pasqualon, saranno i suoi pretoriani.

Incognite

La prima, enorme, si chiama Mathieu Van der Poel.

Il campione del mondo non vince dalla doppietta Fiandre-Roubaix. Il Mondiale di Zurigo è per Pogacar, quindi punta forte su domenica per procurarsi un’altra bella maglia da indossare nel 2025.

Proverà a evitare la volata dove, comunque l’Olanda ha un corridore come Kooij che appena vinto ad Amburgo.

Il danese Mads Pedersen, con Milan alla Treek, e il francese Cristophe Laporte, campione uscente, sono altri due che eviterebbero lo sprint.

Poi Milan in volata poi rischia di finire nella morsa dei belgi Jasper Philipsen, re di Sanremo, e Tim Merlier già conosciuto al Giro.

Posto che i due vadano d’accordo Insomma, sarà dura, ma noi un euro su Milan li scommetteremmo.