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Сентябрь
2024

L’Udinese a Parma per continuare a invertire la tendenza con le neopromosse

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A Parma per difendere il primo posto e per continuare a sognare. Questo dice adesso la classifica dell’Udinese che da lunedì riprenderà il cammino in campionato con la trasferta del Tardini, sfida a cui Rosario Abisso darà il via alle 18.30.

Sì, adesso si può proprio sognare, come indica la graduatoria da capolista, ma al di là del suadente avverbio temporale che invita a cogliere l’attimo, con un po’ più di reale prospettiva si deve anche pensare che i punti in palio al Tardini servono soprattutto per abbreviare l’arrivo all’obiettivo salvezza.

È un traguardo che passerà per molte altre tappe, si sa, ma anche per quel “campionato nel campionato” a cui si può fare riferimento chiamando in causa gli scontri diretti, categoria di confronti in cui l’Udinese ha tremendamente fatto fatica nelle ultime due stagioni.

Scendendo ancora più nel particolare, la Zebretta si è scoperta in difetto a bilancio specie con le neopromosse, avendo conquistato appena quattro successi negli ultimi tredici incontri, con due vittorie arrivate nelle ultime quattro giornate tra lo scorso campionato e quello attuale.

E fa ancora più specie considerare che la vittoria di misura (1-0) ottenuta col Como, prima della sosta, rappresenta da sola l’intero bottino ottenuto con le neopromosse la scorsa stagione, quando l’Udinese vinse il solo e decisivo scontro diretto a Frosinone, il 26 maggio.

Prima di quell’ultima, disperata giornata, infatti, la Zebretta aveva pareggiato due volte col Cagliari e diviso la posta all’andata con Frosinone e Genoa, incassando la sconfitta in casa del Grifone al ritorno, per un totale di soli 4 punti conquistati sui 15.

Alla fine sono stati 7 su 18. Al computo va poi aggiunta la penuria di punti raccolti negli scontri diretti con le altre dirette concorrenti per la salvezza. E qui il ricordo vola al 3-3 interno col Verona ai Rizzi, col gol scaligero subito al 97’, ai due pareggi con l’Empoli, col rigore di Lazar Samardzic a evitare il ko fuori tempo massimo alla penultima giornata, passando dai due pareggi collezionati col Sassuolo, poi retrocesso, al pari col Lecce dell'andata che costò il posto ad Andrea Sottil, per finire alla sconfitta al ritorno col Verona che invece segnò la fine della gestione di Gabriele Cioffi.

Andò leggermente meglio nel campionato ’22-’23, dove furono due i successi sulle neopromosse (Monza all’andata e Cremonese al ritorno), per un totale di 9 punti conquistati su 18.

Eppure, anche in quell’annata non passarono inosservati un paio di passaggi a vuoto, specie lo 0-0 di Cremona del 30 ottobre, quando l’Udinese di Sottil si presentò allo Zini da favorita, gettando al vento tante occasioni, tra cui l’ultima di Gerard Deulofeu, e con esse tre punti che l’avrebbero regalato la prospettiva di una sosta Mondiale in alta quota.

Seguì poi il pari interno col Lecce, un 1-1 che anche in quell’occasione lasciò più di una delusione e soprattutto qualcosa d’intentato.

Eccoci al punto, all’importanza di cogliere il “carpe diem” con i quali i latini invitavano ad “afferrare il giorno”, il momento, consapevoli che del domani non v’è certezza.

L’Udinese non partirà da favorita a Parma, ma lunedì andrà pur sempre ad affrontare una neopromossa, e questo risultato potrebbe influire tra qualche mese sulla classifica alla voce “scontri diretti”.

Anche per questo aspetto sarà bene non lasciare proprio nulla d’intentato sul prato del Tardini, dove l’Udinese potrebbe infilare il secondo successo consecutivo con una neopromossa, in attesa di affrontare poi il Venezia al Penzo il 30 ottobre.