Occupazione abusiva, ok della Camera al nuovo reato. Salvini esulta: “Tolleranza zero”. Ma nel codice ce ne sono già tre
Un nuovo reato, l’ennesimo, inventato dal ministro che aveva promesso depenalizzazioni. Questa volta la propaganda penale della maggioranza si esercita sul tema delle occupazioni abusive, uno dei bersagli preferiti della destra. Mercoledì la Camera ha approvato senza modifiche l’articolo 10 del ddl sicurezza, varato a novembre dal governo su proposta (anche) Guardasigilli Carlo Nordio, che introduce all’articolo 634-bis del codice penale la fattispecie di “Occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui”. Ecco la norma: “Chiunque, mediante violenza o minaccia, occupa o detiene senza titolo un immobile destinato a domicilio altrui o sue pertinenze, ovvero impedisce il rientro nel medesimo immobile del proprietario o di colui che lo detiene legittimamente, è punito con la reclusione da due a sette anni. Alla stessa pena soggiace chiunque si appropria di un immobile altrui o di sue pertinenze con artifizi o raggiri ovvero cede ad altri l’immobile occupato”. Il nuovo reato è punibile a querela di parte, mentre la procedibilità diventa d’ufficio se il fatto è commesso su immobili pubblici o a destinazione pubblica. Un’altra norma, poi, crea una procedura speciale per restituire l’immobile occupato ai legittimi proprietari: “Su richiesta del pubblico ministero il giudice competente dispone con decreto motivato la reintegrazione nel possesso dell’immobile o delle sue pertinenze oggetto di occupazione arbitraria ai sensi dell’articolo 634-bis del codice penale”.
“Grande vittoria per una battaglia storica della Lega: via libera della Camera – in attesa del passaggio al Senato – per l’introduzione del nuovo reato per chi occupa abusivamente case, con una pena prevista dai due ai sette anni di carcere. Altro che clemenza per gli abusivi, come vorrebbe una certa sinistra: tolleranza zero!”, rivendica sui social il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. A leggere queste parole sembrerebbe che finora le occupazioni di immobili nel nostro Paese non fossero penalmente rilevanti. Non è così: nel codice ci sono già ben tre norme che puniscono a vario titolo queste condotte. Si tratta dell’articolo 633, “Invasione di terreni o edifici” (pena massima tre anni), del 633-bis, “Invasione di terreni o edifici con pericolo per la salute pubblica o l’incolumità pubblica” (pena massima sei anni) e del 634, “Turbativa violenta del possesso di cose immobili” (pena massima due anni). In sostanza, quindi, l’iniziativa del governo non fa altro che inasprire le sanzioni per un reato già esistente, scegliendo però – senza apparente motivo – di introdurne un altro dedicato specificamente agli immobili “destinati a domicilio”.
A sottolineare il nonsenso, durante la discussione in Aula, è stato il deputato di Italia viva Roberto Giachetti: “Più che un provvedimento, questo ddl sembra la riunione della redazione di un giornale in cui si cerca di ragionare sulle notizie da mettere in pagina per avere una rilevanza nei titoli”, ha detto. “Ne è un esempio la norma sulle occupazioni abusive. Noi siamo assolutamente contrari alle occupazioni di immobili. Però vorremmo far notare che nel nostro ordinamento ce ne sono già tre, tre!, di articoli nei quali viene disciplinata l’occupazione abusiva. A che cosa serve dunque inserirne nel Codice penale un quarto? A nient’altro che a trovare il titolo di giornale che servirà domani per giustificare una norma che non ha alcun senso”, ha concluso.
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