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Сентябрь
2024

Anche Codacons contrario al concerto di Tony Effe a Trieste. Massolino: «Ritirare il finanziamento»

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Si fa sempre più accesa la polemica sul concerto del rapper Tony Effe in programma domenica a Trieste nell’ambito del Tomorrow Today Festival a causa di alcuni dei testi del cantante, nei quali vengono ravvisati contenuti sessisti e incitamenti alla violenza.

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Un caso che approda ora anche in Consiglio regionale con un’interrogazione a risposta immediata presentata ieri dall’esponente del Patto per l’Autonomia – Civica Fvg Giulia Massolino: risposta attesa per il 19 settembre in occasione della prossima riunione nell’aula di piazza Oberdan.

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«È paradossale la situazione che si è venuta a creare: è come chiamare un colosso del fast food – ironizza Massolino – per un evento sull’alimentazione responsabile. La violenza dei testi del rapper è agghiacciante, e il fatto che fondi pubblici siano stati usati per l’organizzazione del concerto nel contesto di un evento per giovani il cui focus è la violenza di genere è semplicemente inaccettabile. Chiediamo dunque alla Regione se non intenda ritirare il finanziamento».

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Concerto di Tony Effe contro la violenza di genere a Trieste, le critiche dell’opposizone: “I suoi testi sono sessisti”]]

«Naturalmente – continua la consigliera regionale –, non è compito di nessuna amministrazione valutare le idee e le espressioni di un artista, ma lo è valorizzare, anche attraverso finanziamenti e contributi, comportamenti sani e non incitamenti alla violenza e all’odio di genere, tanto più in un momento storico dove i femminicidi sono tristemente all’ordine del giorno e il disagio giovanile assume proporzioni disarmanti».

«Ci sarebbe poi da capire – aggiunge Massolino – se gli enti finanziatori abbiano letto il programma presentato dagli organizzatori, perché, si legge nella delibera di Promoturismo, la società che ha ideato il festival propone attività decisamente singolari per promuovere il tema della violenza di genere, come corsi di autodifesa dedicati solo “alle femmine” e gare di corsa e staffette dedicati “ai maschi”. A questo punto la conclusione del festival con canzoni che denigrano il ruolo della donna non può che considerarsi la ciliegina sulla torta».

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All’attacco va anche il Codacons. «Cantanti e rapper che hanno diffuso testi sessisti o violenti contro le donne non possono essere invitati a parlare di violenza di genere in occasioni pubbliche o istituzionali – sostiene in una nota l’associazione –. È paradossale che un artista i cui brani in passato sono stati caratterizzati da frasi gravemente offensive verso le donne sia invitato a parlare di violenza di genere e a rappresentare le idee di chi si batte contro odio e atti sessisti».

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«Al di là del caso specifico di Trieste – aggiunge il Codacons –, occorre purtroppo sottolineare le pesanti responsabilità delle emittenti radiofoniche, che a parole si schierano contro la violenza sulle donne, ma poi trasmettono in continuazione le canzoni di rapper autori in passato di testi violenti, trasformandoli in esempi o modelli per i giovani, come nel caso di Tony Effe che ha imperversato questa estate sulle radio con “Sesso e samba”». «Il caso di Trieste – conclude il Codacons – dimostra ancora una volta l’esigenza di una stretta contro le canzoni violente e rapper e trapper che incitano all’odio, vietando del tutto la trasmissione di tali brani sulle radio e la loro pubblicazione su piattaforme musicali e social network, e un impegno da parte della Siae perché rifiuti di registrare brani pericolosi e dai contenuti sessisti»