ru24.pro
World News in Italian
Сентябрь
2024

Colombo: “A Empoli è come una famiglia, avevo bisogno di risentirmi importante”

0

L’attaccante dell’Empoli, Lorenzo Colombo, ha rilasciato una lunga intervista nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport.

“Siamo partiti bene, ma cosa più difficile è continuare quando la palla scotterà di più. Anche a Monza ero partito così e poi non è finita nel migliore dei modi. Empoli è una rivincita per me, un’opportunità per dimostrare a me stesso che ho capito gli errori.”

Qui l’hanno voluta con forza, c’è pure un diritto di riscatto fissato a 7 milioni

“Li ho scelti perché li ho visti proprio convinti. Io avevo bisogno di risentirmi importante.”

Monza, Roma, Bologna. In quale partita avete mostrato il meglio?

“A Roma, anche per il risultato. Lì si è mostrata l’anima della squadra. Con il Monza ci è mancato l’ultimo passaggio, a Bologna è stata una partita di spessore. Se giochi contro l’Empoli devi spendere, non vinci facilmente.”

Sabato arriva la Juventus. Cosa la incuriosisce?

“E’ una squadra super intensa e che non ti fa respirare, ma allo stesso tempo vuole tenere molto la palla. Saranno importanti pressing e difesa.”

A Empoli sono esplosi tanti giovani bomber

“Qui ti senti in famiglia, hai tutto per lavorare e stare bene”

Ha segnato due gol al City allo Yankee Stadium. Cosa le rimane?

“Col Milan non avrei dovuto nemmeno partire, c’ era già Empoli in ballo. Ho giocato con libertà e mi sono divertito. E ho visto da vicino la punta più forte dei nostri tempi ( Haaland).”

E’ vero che Ibrahimovic la chiamava Hulk?

“Si. Venivo dalla Primavera, arrivavo da due infortuni, stavo tanto in palestra. Ibra lo notò e iniziò a chiamarmi Hulk”

L'articolo Colombo: “A Empoli è come una famiglia, avevo bisogno di risentirmi importante” proviene da PianetaEmpoli.