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Сентябрь
2024

Kursaal di Abano Terme, il recupero è fermo: inviate in Provincia sette lettere di sollecito

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Un duro affondo nei confronti della Provincia. Una vera e propria strigliata quella del presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto, Walter Poli, esasperato per le condizioni in cui versa il complesso Kursaal nel cuore di Abano: la struttura – centro congressi di proprietà della Provincia – è chiusa dal 2014. Negli ultimi mesi è stato coinvolta anche l’archistar Stefano Boeri, per rilanciare il sito, ma ad oggi tutto appare congelato.

Poli parla non a caso di immobilismo dell’ente e chiede interventi urgenti, sottolineando di aver mandato quest’anno ben sette solleciti sulla questione, e che proprio Federalberghi ha acquisito dalla Provincia gli uffici ex Apt anche per consentire a Palazzo Santo Stefano di avere i fondi necessari per sistemare il degrado esistente.

Tutto fermo

«Una ferita aperta nel nostro territorio, una lacerazione che va al più presto ricucita: lo abbiamo detto più volte, il degrado in cui versa il Kursaal è intollerabile», annota Poli. «Lo scorso aprile abbiamo documentato lo stato del complesso anche con un reportage fotografico. Da allora, nonostante la promessa da parte della Provincia, proprietaria del complesso, di intervenire con un primo cantiere per la messa in sicurezza, nulla è cambiato. La struttura è fatiscente e in stato di abbandono e i turisti che passeggiano nel cuore di Abano possono scorgere al suo interno, attraverso le grandi vetrate, cumuli di detriti di ogni tipo: un pessimo biglietto da visita per tutto il territorio. Lo scorso 3 settembre abbiamo inviato un nuovo sollecito all’indirizzo di Palazzo Santo Stefano, il settimo in poco più di un anno, anche perché dopo un primo incontro in Provincia nel luglio 2023, e la promessa di avviare un tavolo ad hoc, non siamo più stati convocati».

Il progetto con Boeri

Lo scenario all’orizzonte è quello di un possibile coinvolgimento dell’architetto Stefano Boeri per un ridisegno complessivo del centro di Abano che comprenda anche la rigenerazione del Kursaal, che un tempo ospitava il Gran Caffè delle Terme.

Lo scorso maggio l’architetto è stato nella cittadina termale per un primo sopralluogo. Tra i “mandati” a Boeri, un recupero della struttura che parta anzitutto da quello dell’area ristorativa, per passare poi a quella dello spazio congressi.

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«Una soluzione che abbiamo caldeggiato e che continuiamo a sostenere», continua Poli, «anche se anche su questo fronte si registra un certo stallo e ancora mancano le certezze sia sulla fattibilità del progetto sia sui tempi. Nel frattempo continuiamo a raccogliere, con sempre maggior frequenza, le rimostranze degli ospiti dei nostri hotel, ma anche dei cittadini, critiche legittime che ci imbarazzano e a cui non riusciamo a dare risposta».

Poli ricorda inoltre come sul tema della rigenerazione urbana l’associazione non si sia limitata ad avanzare proposte. «La scelta di acquisire, assieme al Bioce, lo spazio al primo piano dell’ex sede Apt attigua al Kursaal, contribuirà infatti alla riapertura, in pieno centro, di un luogo dismesso dal 2016. Un’operazione che fra acquisto, imposte e costi di ristrutturazione richiederà un investimento di 650 mila euro: la somma sborsata per l’acquisto – 435 mila euro – finirà nelle casse della Provincia, che si è impegnata a reimpiegarla interamente per il territorio».

La Provincia: tempi tecnici

Il vicepresidente della Provincia, con delega al Patrimonio, Daniele Canella, si limita a precisare che al momento la priorità è la messa in sicurezza dell’immobile: «Ci vogliono dei tempi tecnici. A giugno abbiamo fatto una variazione di bilancio per impiegare 100 mila euro in una prima messa in sicurezza. Ora bisogna assegnare i lavori e noi siamo un ente pubblico e non è una cosa così immediata. Entro la fine del mese le opere dovrebbero partire».