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Сентябрь
2024

Morto a 60 anni Marko Kupresanin, sacrestano della chiesa serba di Trieste

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È venuto a mancare in questi giorni Marko Kupresanin, storico sacrestano della chiesa di San Spiridione, cara ai seguaci del rito serbo ortodosso. Nato a Zagabria 60 anni fa, più precisamente l’8 luglio 1964, aveva origini serbe ma le sue radici vanno individuate nella cittadina di Raduč, nella regione croata di Lika-Senj.

Era arrivato a Trieste nel 1993, scappando dalla guerra di Iugoslavia: da quell’epoca non si era più allontanato, diventando sacrestano di San Spiridione nel 1997. Dapprima era stato scelto come aiutante del primo sacrestano, occupazione alla quale lo aveva avviato il consiglio della chiesa, garantendogli così anche il diritto al permesso di soggiorno. Poi, alla morte del titolare, 13 anni fa era diventato il primo custode della chiesa.

«Il suo ruolo era molto importante – spiega il parroco Raško Radović – perché, oltre a occuparsi della manutenzione e della pulizia dell’edificio, era pure cantore nel corso delle funzioni sacre. Mi accompagnava infatti nelle celebrazioni che si svolgono quotidianamente nella nostra chiesa». Ma Marko Kupresanin era anche incaricato di distribuire, in occasione del Natale, i rami di quercia, che hanno un ruolo particolarmente rilevante nel rito serbo ortodosso, e ad accogliere i turisti che vanno a visitare San Spiridione.

Il sacrestano aveva avuto un ictus qualche anno fa e sembrava essersi completamente rimesso. Invece il cuore, che gli aveva già causato qualche problema, stavolta lo ha tradito. Padre devoto, lascia due figli minorenni e la moglie, la signora Sandra.

L’ultimo saluto a Trieste gli sarà dato mercoledì 11 settembre alle 13 nella cappella del cimitero serbo ortodosso di via della Pace 1. A celebrare sarà il parroco Radović: «Di lui tutta la comunità conserverà un bel ricordo – riprende – perché Marko è sempre stato all’altezza del compito che la comunità gli aveva affidato, tenendo una condotta irreprensibile». Il funerale vero e proprio è in programma sabato 14 a Raduč, città natale del padre Nikola. La salma sarà sepolta nella tomba di famiglia.