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Сентябрь
2024

C’è anche un 17enne di Marcignago tra i tre evasi dal carcere Beccaria

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MARCIGNAGO. Uno dei tre minorenni evasi dal carcere Beccaria di Milano è di Marcignago, la fuga dura da domenica sera e fino a ieri (lunedì) erano in corso le ricerche dei tre ragazzi evasi. Sono due fratelli egiziani di 16 e 17 anni accusati di rapina e un 17enne italiano di Marcignago in custodia cautelare per tentato omicidio. È accusato di aver colpito proprio a Marcignago un rivale per motivi legati allo spaccio di droga nel pomeriggio del 27 agosto 2023. Le ricerche del giovane di Marcignago stanno avvenendo anche nel Pavese, tra Marcignago e Vellezzo Bellini, dove il 17enne aveva i suoi contatti e amicizie.

Il 17enne era finito in manette poche ore dopo l’aggressione a coltellate dell’agosto 2023. Avevano indagato i carabinieri. Il ragazzo ora evaso (all’epoca aveva 16 anni) aveva dato appuntamento ad un 21enne di Marcignago. Si erano trovati in un cantiere in vicolo della Gatta, alla periferia del paese, per la compravendita di alcuni grammi di hashish. Ma F. G., il 21enne era stato colpito con una coltellata all’addome.

L’evasione

Per questo da oltre un anno il 17enne di Marcignago è in custodia cautelare al carcere minorile Beccaria di Milano. Fino all’evasione di domenica. Tutti e tre i detenuti sarebbero riusciti a fuggire scavalcando il muro di cinta: i due fratelli si sono allontanati insieme intorno alle 15.45 di domenica, il terzo, il 17enne di Marcignago, da solo in serata. Le forze dell'ordine sono in allerta da oltre 24 ore, ma fino a ieri sera i fuggitivi non sono erano ancora rintracciati. Il più piccolo degli evasi aveva tentato di scappare anche lo scorso giugno insieme a un altro detenuto, ma la sua fuga era durata meno di 12 ore.

Entrambi i fratelli, poi, sono stati tra i promotori della rivolta avvenuta nella notte tra gli scorsi 31 agosto e 1° settembre, quando in quattro avevano cercato di evadere, approfittando del caos generato da alcuni incendi appiccati ai materassi. In giornata, come annunciato ieri dal Ministero, insieme all'arrivo di un'unità di sostegno agli agenti, si è insediato al carcere minorile Beccaria di Milano il nuovo comandante Raffaele Cristofaro.

Le polemiche

«Il Beccaria deve essere chiuso e devono essere abolite le carceri per minori», ha detto l'eurodeputata di sinistra Ilaria Salis, commentando la situazione «allarmante» in cui versa il Beccaria.

«Questo è l'effetto del decreto Caivano - ha aggiunto -, che ha ampliato la possibilità di ricorrere alle misure cautelari in carcere per i minorenni». A chi la accusa di una politica svuota carceri, Salis dice di essere «per costruire nel lungo termine una società che superi il carcere», favorendo le «misure alternative». Mentre la Fp Cgil Milano esprime preoccupazione, tramite il segretario Cesare Bottiroli (originario di Gropello Cairoli), per quello che «non è un luogo sicuro», con «evidenti limiti strutturali» e «fatiscente», l'Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria chiede alla Corte dei Conti «accertamenti urgenti sul Dipartimento per la Giustizia minorile e sul Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria», in quanto è «assolutamente incomprensibile» che «l'unica soluzione» individuata per far fronte alle emergenze del carcere «riguardi l'ulteriore invio di unità di polizia penitenziaria per una spesa aggiuntiva di almeno altri 500mila euro».