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Сентябрь
2024

Il centrosinistra a Gorizia: «Va tolta la cittadinanza a Mussolini»

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GORIZIA Revocare la delibera consiliare del 24 maggio 1924 attraverso la quale si conferì la cittadinanza onoraria del Comune di Gorizia a Benito Mussolini.

La richiesta, che era già emersa tempo addietro ma senza un nulla di fatto, è contenuta in una mozione dell’opposizione che vede, come primi firmatari, Eleonora Sartori e Andrea Picco di NoiMiNoaltrisGo!. Verrà discussa in un prossimo Consiglio comunale.

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Le motivazioni erano (e sono) «in segno di riconoscimento per il riassetto economico e politico raggiunto nel periodo in cui era alla guida della Patria». Nella mozione si rammenta, invece, cosa fece il regime fascista nell’arco del ventennio. Sintetizziamo per ragioni di spazio: «Calpestò i valori di uguaglianza e solidarietà; approvò le leggi razziali nel 1938; sviluppò una politica imperialista; sostenne i franchisti nella Guerra civile spagnola e condusse l’Italia nella Seconda guerra mondiale al fianco della Germania nazista. Il fascismo e Mussolini rappresentano quanto di più opposto e contraddittorio esista rispetto ai valori affermati negli anni successivi alla caduta del regime, a partire dalla Costituzione e dalla Dichiarazione universale dei diritti umani dell’Assemblea generale delle Nazioni unite».

Tante motivazioni per le quali, secondo l’opposizione, non è accettabile il mantenimento della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini: si rammentano anche «i 616 caduti antifascisti e partigiani nella lotta di liberazione, oltre agli sloveni mandati al confino o in carcere e condannati dal Tribunale speciale». Peraltro una simile decisione, secondo i firmatari, diviene ancora più urgente alla vigilia della Capitale europea della cultura 2025. La mozione chiede anche tempi certi perché la revoca dovrà avvenire entro la fine del 2024.

La posizione del sindaco Rodolfo Ziberna? «Posto che il Consiglio e la maggioranza sono sovrani, io sono contrario. Non sono mai stato favorevole alla damnatio memoriae da nessuna parte politica. Non appartiene alla mia cultura. La cittadinanza onoraria fa parte di un periodo storico e la storia non si può né deve cancellare. Sono antifascista. Bisogna spiegare alle giovani generazioni che il fascismo è stato una iattura ma non si veicola questo messaggio in tale maniera. La storia non va cancellata, va narrata. La mozione? Adesso verranno fatti degli approfondimenti sulla sua legittimità. Poi, lo ripeto, questa è la mia posizione personale. Sarà la maggioranza, nell’eventualità, a decidere la posizione da prendere», la conclusione del sindaco.