Tre pecore sbranate dai lupi, a Raveo i residenti hanno paura
RAVEO. Poco distante dall’abitato di Raveo, in Cuel Budin, nella mattina di sabato 7 settembre i lupi hanno ucciso tre pecore e ne hanno ferita gravemente al collo una quarta. I proprietari degli ovini, giunti poco dopo, hanno trovato le bestiole sbranate. Valentino Pecol ha l’azienda agricola con il padre e il fratello. Non è quella la sua attività lavorativa, ma alleva gli animali (come la famiglia da generazioni) per passione: 3 mucche e, fino a ieri, 4 pecore.
«Come sempre il sabato – racconta scosso, mentre col veterinario cerca di salvare l’ultima pecora – sono andato là alle 7.30 a portar da mangiare e a controllare le nostre pecore. Di solito gli porto un po’ di “golosez”, come un po’ di frutta. Durante la settimana io sono a lavorare e ci va mio papà. Eravamo noi due: non vedendo le pecore nel recinto le abbiamo chiamate e siamo scesi verso la parte opposta del recinto trovandolo sfondato. Abbiamo capito che qualcosa non andava perché loro il recinto, elettrificato, non lo toccano. Due le abbiamo trovate subito vicino e una a 200 metri. Erano state sbranate. La pecora che ho trovato per prima mi ha chiamato scuotendo il campanello. Sono andato vicino e mi è morta lì, quando sono arrivato».
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Le altre erano morte da poco. Una scena straziante. «Ci ero affezionato. Potevo andare con loro – le ricorda Valentino – dove volevo senza legarle, mi seguivano. Riconoscevano il rumore della mia auto e arrivavano al cancello. Erano come cani. Le chiamavo col mio fischio e ovunque fossero mi venivano incontro. Sono dieci anni che tengo pecore e non avevo avuto problemi. Non so se ne prenderò altre. Se si salva la quarta pecora, proverò a prenderne ancora una, altrimenti no. Parliamo di un posto – fa notare – poco distante dall’abitato e a dieci metri dal percorso dove le persone camminano coi cani o passano in bici. Le pecore le avevo portate lì da più di un mese perché faccio la rotazione di tre pascoli di modo che abbiano sempre da mangiare. Tra un mese ci avrei portato le mucche».
Preoccupato il sindaco, Daniele Ariis: «Il posto dell’attacco è a soli 500 metri dal paese. Mi ha chiamato Valentino – spiega – per darmi la notizia. Sono andato anch’io in sopralluogo, è arrivata la veterinaria e ha detto che la dinamica potrebbe far pensare a una mamma che insegnava ai cuccioli a predare. Un po’ di preoccupazione c’è perché ci sono stati vari avvistamenti in zona. Bisogna stare attenti, chi gira col cane lo porti sempre al guinzaglio».
«Qui i lupi – conclude – sembrano aver trovato il loro habitat, ma i numeri devono rimanere contingentati altrimenti rischia di divenire un pericolo. Non si devono avvicinare troppo al paese. La situazione va monitorata. Specie dalla Forestale».