Camponogara, schiacciato da una struttura metallica: muore operaio di 49 anni
Infortunio mortale sul lavoro nella tarda mattinata di sabato 7 settembre all’azienda Omci Srl di Camponogara di via Prima Strada nella zona industriale. Nell’incidente ha perso la vita Andrea Griggio di 49 anni che risiedeva a Campagna Lupia con la moglie. La tragedia è avvenuta poco prima di mezzogiorno. Stando a quanto è stato possibile ricostruire, l’operaio con un carroponte stava manovrando una pesante struttura metallica che, per motivi ancora da chiarire, durante l’operazione lo ha travolto. Subito sono stati chiamati i soccorsi. Sul posto è arrivato il personale sanitario con un’ambulanza dall’ospedale di Dolo. Gli operatori hanno subito capito che la situazione era disperata.
Nel frattempo, per capire cosa è successo sono arrivati anche i carabinieri dalla locale stazione e gli ispettori dello Spisal. L’area è stata posta sotto sequestro e sono stati sentiti sia i compagni di lavoro che i proprietari dell’azienda.
Ricostruire la dinamica dell’incidente è fondamentale per capire se, durante l’operazione, siano state rispettate tutte le normative riguardanti la sicurezza sui luoghi di lavoro.
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E per capire se l’operaio stesse utilizzando i dispositivi di protezione necessari nella fase di manovra. La relazione dei tecnici dello Spisal arriverà nei prossimi giorni in procura. L’azienda Omci – Officina Meccanica Costruzione Industriali – è un’azienda metalmeccanica specializzata nel settore della caldareria.
La ditta ha una decina di dipendenti, rimasti attoniti davanti alla notizia dell’incidente. Sull’accaduto è stato informato anche il sindaco di Camponogara, Antonio Fusato. «Ho appreso», spiega, «del grave incidente. È un fatto che ci colpisce profondamente. Esprimiamo alla famiglia cordoglio per questo grave lutto». Il corpo di Andrea Griggio è stato portato all’obitorio di Dolo.
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Una vicenda sulla quale interviene il segretario della Cgil veneziana, Daniele Giordano. «Siamo scioccati per l’ennesima inaccettabile morte sul lavoro», dice, «il nostro territorio continua a confermarsi capofila delle morti e degli incidenti sul lavoro. Il piano regionale è un totale fallimento, chiediamo con forza al presidente Zaia di prenderne atto e rivedere le scelte che si stanno adottando. Proprio in queste settimane è in atto un percorso di accentramento dello Spisal su Mestre che indebolirà ulteriormente aree fondamentali come quella della Riviera e del Miranese. Aspettiamo di conoscere con precisione la dinamica dell’incidente, ma ancora una volta sono i lavoratori a pagare i costi di questo sistema economico» ribadisce, sottolineando la gravità della situazione generale legata alla sicurezza sul lavoro e alle cosiddette «morti bianche», e l’urgenza di intervenire per porre fine a questa strage silenziosa .