The Rugby Championship, l’Argentina domina l’Australia nella ripresa
Si è conclusa stasera la quarta giornata della The Rugby Championship e in campo sono scesi Argentina e Australia. In palio c’era l’onore, ma anche l’obiettivo di non chiudere matematicamente il discorso torneo, restando in corsa alle spalle di un Sudafrica che ormai sembra avere il titolo in tasca. Ecco come è andata.
Pronti, via e dopo due minuti un fallo australiano manda il giocatore della Benetton Treviso Albornoz sulla piazzola e Argentina avanti 3-0. Ma bastano un paio di altri minuti, prima che l’Argentina ricambia il favore. Placcaggio non chiuso e dalla piazzola Donaldson impatta il risultato. Insiste l’Australia, che al 18’ trova la prima meta del match, con un pick&go che viene concluso da Tizzano con la meta del 3-10.
Continua a spingere l’Australia e al 22’ Donaldson torna sulla piazzola e allunga sul 3-13. Prova la fuga l’Australia, che ora fa la partita e al 28’ trova la seconda meta del match. Questa volta è Kellaway a venir liberato per la corsa che vale il 3-20. E quando il match sembra indirizzato, ecco che l’Argentina dà un forte segnale di vita e poco dopo la marcatura dei Wallabies arriva la meta dei Pumas, con Carreras che schiaccia tra i pali per il 10-20. E prima dello scadere arriva anche la meta di Montoya che manda le squadre al riposo sul 17-20.
È cambiato il copione e la ripresa conferma che l’Australia ha finito la benzina. Al 49’ arriva la meta del sorpasso con Gonzalez per il 24-20. Insistono i Pumas, con i Wallabies che soffrono e all’ora di gioco è Matera ad andare oltre per la fuga argentina sul 31-20. Non ha le forze l’Australia di rispondere e poco dopo Albornoz allunga dalla piazzola, mentre al 68’ match virtualmente chiuso con Oviedo che schiaccia e Argentina che scappa sul 41-20. Reazione d’orgoglio dei Wallabies, con la meta di McDermott, ma ormai è tardi e la marcatura di Mallia al 70’ spegne le speranze di rimonta e Argentina che va sul 46-27. E prima della fine arriva il bis di Mallia, quello di Oviedo e la meta di Cinti che fissano il punteggio sul 67-27 finale.