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Rania di Giordania condanna il ‘doppiopesismo’ in favore di Israele e il razzismo contro i palestinesi

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«Se guardiamo alla guerra di Israele a Gaza vediamo un palese doppiopesismo e un doppio standard». Lo ha denunciato la regina Rania di Giordania, intervenendo al Forum Ambrosetti, a Cernobbio.

Il 7 ottobre scorso, ha spiegato la sovrana, «Israele è stato attaccato violentemente da Hamas, un attacco che ha scioccato il mondo» e «come ha affermato la comunità internazionale, gli israeliani hanno diritto di vivere in sicurezza e in pace. Da allora Israele ha risposto a livelli disumani colpendola a livelli devastanti, con circa 70mila tonnellate di bombe, più di quelle sganciate su Amburgo, Londra a e Dresda durante la Seconda guerra mondiale».

Questa guerra, ha osservato Rania di Giordania, che è di origine palestinese, ha prodotto «il più grande gruppo di bambini con amputazioni della storia». Inoltre, Israele «ha colpito ripetutamente zone aeree che aveva dichiarato sicure e limita e ostacola l’accesso agli aiuti umanitari mentre i bambini palestinesi muoiono di fame». Una sofferenza «inimmaginabile» diventata ormai normalità. «Guardi al futuro e vedi un orizzonte desolante, non ci sono ospedali, non ci sono scuole, non c’è ancora un’università in piedi» ha detto.

In Palestina «l’ingiustizia dell’occupazione è stata resa razionale, il mondo dice che la sicurezza di Israele è più importante di tutti gli altri. Questo è razzismo anti-palestinese». Secondo la regina «la comunità internazionale deve agire» e «il bagno di sangue deve fermarsi». Rania di Giordania ha quindi rivolto un invito all’Europa «a svolgere un ruolo attivo e a soppesare risposte su questo conflitto» poiché «questo doppiopesismo è crudele e se non è razzista questo non so cosa possa esserlo…»

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