Pavone, il paese sotto choc per la morte di Michele Petrisor: il pensionato che passeggiava con i bastoncini da trekking
PAVONE CANAVESE. Michele Petrisor, 83 anni, è uscito dalla casa di via Circonvallazione a Pavone, martedì 3 settembre, come tutte le mattine. Infatti intorno alle 8.30, era solito fare la passeggiata anche in compagnia degli inseparabili bastoncini da trekking. Proprio grazie ai bastoncini, Michele era conosciuto da molti in paese. Temperamento schivo, prudente e tranquillo, molto rispettoso di tutti, viveva con la figlia Laura e la sua famiglia. E proprio la figlia non vedendolo far ritorno a casa, martedì intorno alle 14.30, ha allertato i carabinieri della compagnia di Ivrea guidata dal capitano Manuel Grasso.
Sono scattate immediatamente le ricerche. Nel giro di poche ore, lo spazio di fronte la villetta in cui viveva, si è popolata di mezzi di soccorso: vigili del fuoco di Ivrea, di Torino, di Bosconero con le unità cinofile e mezzi speciali, sommozzatori dei vigili del fuoco, Croce rossa italiana, Aib Pavone, gruppo alpini coordinati dalla Regione Piemonte, tutti intenti e disseminati nelle varie zone, anche boschive, alla ricerca di Michele.
Il paese è rimasto sconvolto dalla notizia. I residenti si sono messi a disposizione per rendersi utili per le ricerche a piedi e con mezzi propri, bicicletta o moto. Di molte persone che si fermavano nella zona del campo ricerche, si leggeva sul volto tristezza e preoccupazione. Alcuni che conoscevano Michele, avevano gli occhi rigati dalle lacrime, speravano di ricevere la notizia del ritrovamento in vita e di dimenticare i momenti di apprensione. Invece, dopo che l'elicottero dei vigili del fuoco Drago, intorno alle 12 di mercoledì 4, si è alzato in volo e ha perlustrato la zona che dalla borgata Quilico di Pavone, conduce a Romano, è calato un assordante silenzio. I vigili del fuoco, al lavoro vicino al torrente Chiusella, non distante dall'abitazione di Michele, hanno fatto l'amara scoperta. Il corpo esanime è stato ritrovato a fior d'acqua bloccato da un ramo. La speranza ha lasciato lo spazio alla tristezza.
Probabilmente, a causa del terreno bagnato, l’uomo è scivolato nel torrente ed è stato trascinato dalla corrente. Nelle operazioni di ricerca, il sindaco Endro Bevolo, in prima linea, con squadre di volontari, ha battuto diverse zone del paese dal pomeriggio di martedì e fino alle prime luci dell'alba. «Appena abbiamo appreso la notizia -ha raccontato Bevolo -ci siamo messi alla ricerca di Michele. Abbiamo sperato di poterlo ritrovare vivo. Il paese si è mobilitato, molti residenti hanno prestato aiuto e si sono impegnati nelle ricerche. La notizia del ritrovamento senza vita, è stata dolorosa. Michele annunciava il suo arrivo con il rumore delle bacchette, era anche conosciuto per questo. Nessuno potrà dimenticarlo. Sono vicino alla famiglia in questo momento di grande dolore». Lo stesso dispiacere è stato manifestato dalle numerose persone che, passando per via Circonvallazione, hanno saputo la notizia. Alcuni hanno detto:«Ricordiamo Michele passeggiare con le sue bacchette, spesso andava al panificio, percorreva sempre la stessa strada. Un uomo silenzioso, sorridente e molto perbene». Questo il ricordo di Michele.
Pavone piange per questa tragica scomparsa, per il dolore dei figli e dei nipoti che non potranno più abbracciare il nonno. Intanto il paese si è stretto intorno alla famiglia e anche attraverso i social: molti hanno fatto giungere pensieri di conforto ai figli. La salma è stata trasferita all'ospedale di Ivrea in attesa che si pronunci la magistratura. —
Anastasia Patrelli